Ha preso il via oggi il corso di Alta Formazione dal titolo “Management dell’impresa cooperativa”, promosso da Confcooperative Bergamo e Csa Coesi in partnership con SdM-Scuola di Alta formazione dell’Università degli studi di Bergamo. Rivolto alle figure apicali (direttori, presidenti o chi svolge funzione di direzione e coordinamento) e, più in generale, a chi intende conoscere appieno le peculiarità e il funzionamento di un’azienda cooperativa, aspirando ad assumere un ruolo manageriale, il percorso formativo mira a fornire tutti i saperi e i principali strumenti strategici necessari alla comprensione dell’evoluzione del quadro normativo di riferimento, del mercato e dei nuovi bisogni organizzativi e gestionali.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito della Scuola di Alta Formazione per l’impresa cooperativa, istituita a inizio dell’anno 2023: è concepita, infatti, come completamento del corso dal titolo “Il contesto e le dimensioni gestionali”, dando la possibilità di approfondire alcuni dei temi già accennati. Si configura, al tempo stesso, anche come stand alone per chi ha ruoli di governo manageriale nelle realtà cooperative o si stia preparando a ricoprirli.
“Investire in conoscenza e nella crescita delle competenze è sempre più una condizione imprescindibile per tutte le imprese che vogliono restare competitive in un mercato sempre più complesso – evidenzia Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo – lo è a maggiore ragione per le imprese cooperative che hanno come principale, se non unico, vantaggio competitivo la qualità delle persone che vi lavorano, le loro competenze e le loro motivazioni. La formazione continua per noi di Confcooperative deve essere elemento distintivo a cui prestare sempre più attenzione, non solo perché indispensabile per incrementare le competenze, ma perché assume una funzione fondamentale nell’alimentare la motivazione. In qualche misura, per molti aspetti lavorare in cooperativa nasce spesso da una carica motivazionale forte, una sorta di vocazione che però se non si cura e si nutre finisce per affievolirsi. Del resto, mi piace ricordare che in Europa, la formazione continua e la formazione di qualificazione al e nel lavoro si chiama ‘Vocational education’. Questo corso di Alta formazione è quindi una chiamata vocazionale che abbiamo rivolto alle nostre cooperative ed è una sfida per tutti noi a realizzare l’investimento che in assoluto assicura il più alto ‘impatto sociale’. L’investimento sulla crescita delle competenze delle nostre lavoratrici e lavoratori.”
Il corso “Management dell’impresa cooperativa” è frutto di una progettazione e realizzazione condivisa, in grado di mettere a fattor comune le competenze presenti nel movimento cooperativo di Confcooperative Bergamo, il know-how di CSA Coesi e i saperi e le conoscenze di SdM – Scuola di Alta Formazione dell’Università degli studi di Bergamo.
“La collaborazione tra Confcooperative-Csa Coesi e la SdM-Scuola di Alta Formazione dell’Università di Bergamo – sottolinea Elisabetta Bani, prorettrice alla Terza missione e ai rapporti con il territorio, coordinatrice dell’area Temi giuridici e docente del corso – è un tassello importante che dà concretezza all’accordo quadro in essere tra UniBg e Confcooperative. È un segno tangibile di collaborazione per la progettazione e realizzazione di percorsi formativi che valorizzano le competenze scientifiche e didattiche presenti all’interno del nostro Ateneo e le mette a disposizione di bisogni reali del territorio. Con la collaborazione degli esponenti del mondo del lavoro, dell’economia e della società si possono progettare percorsi che non ‘rincorrono’ la domanda di formazione, ma fanno emergere il bisogno di formazione anche dove non è ancora percepito, ma è assolutamente necessario in vista delle sfide che le trasformazioni economico-sociali ci stanno facendo intuire essere imminenti/immanenti.”
Il percorso formativo si pone come obiettivo quello di fornire ai partecipanti un’analisi di contesto e delle opzioni strategiche, per poi affrontare le diverse aree gestionali aziendali. Particolare attenzione è dedicata alle risorse umane, alla sfera dei progetti, ma anche alla contrattualistica, alla dimensione economica, finanziaria e alla comunicazione.
“Il corso è ambizioso e impegnativo - spiega Cristiana Cattaneo, direttrice del corso e della SdM – Scuola di Alta Formazione dell’Università di Bergamo – e si inserisce in un percorso di sviluppo che Confcooperative-Csa Coesi stanno perseguendo con grande convinzione insieme a SdM–Scuola di Alta Formazione dell’Università di Bergamo. Il mondo cooperativo è in grande cambiamento e diventa essenziale che i valori fondanti delle cooperative si associno a una sempre maggiore efficienza gestionale. Questo significa che viene chiesto di governare l’incertezza, il rischio e di coordinare al meglio le risorse sempre più scarse. Il corso vuole fornire alle figure apicali di direzione strumenti e approcci per gestire il cambiamento, integrando competenze accademiche e professionali e con una forte impronta applicativa. L’intento è rafforzare le competenze manageriali per arrivare a un’idea di ’efficienza valoriale’ in cui i valori alla base del mondo cooperativo si integrano con un governo efficiente dell’impresa, creando le premesse per una maggiore e duratura creazione di valore sociale.”
Articolato in 150 ore, di cui 120 in aula, toccherà i principali aspetti che riguardano l’impresa cooperativa. È organizzato in moduli, ognuno dei quali prevede lezioni frontali, casi aziendali e una “finestra” sul mondo imprenditoriale attraverso seminari condotti da esperti settoriali, tavole rotonde, testimonianze aziendali.
“La formazione che Confcooperative e Csa Coesi, in team con l’Università di Bergamo, hanno voluto realizzare – afferma Massimo Monzani, presidente Csa Coesi – rappresenta una soluzione ottimale alla necessità di continuo rafforzamento delle competenze delle figure manageriali cooperative come leva all’innovazione. A livello di organizzazione, anche dell’impresa sociale, i piani di formazione sono una delle aree di investimento maggiormente rilevanti. L’obiettivo, infatti, è far sì che i dirigenti siano pronti a sostenere le sempre nuove sfide messe in campo dal contesto economico-sociale, nonché capaci di proiettarsi nel futuro verso innovazioni sia di servizio o prodotto che di processo. Anche le figure apicali necessitano di formazione continua e di attività di training aziendale con l’obiettivo di valorizzare e accrescere le proprie skill manageriali. In un panorama competitivo in continua evoluzione, investire sulla formazione manageriale è una scelta strategica sia per il singolo sia per la cooperativa”.