Dovrebbe trattarsi di Pietro Giordani, il 33 enne di Gargnano scomparso il 22 dicembre scorso, il corpo recuperato questo martedì 9 gennaio attorno alle 12.30 nelle acque del Garda a Tignale.
Il corpo era a oltre 50 metri di profondità, non lontano dalla carcassa di una Panda rossa come quella su cui viaggiava il 33 enne al momento della sua scomparsa. Le ricerche da parte dei familiari, dei Carabinieri e dei Vigili del Fuoco, insieme ai Volontari del Garda, erano scattate nelle ore successive e si erano subito concentrate tra le gole di roccia che dalla montagna scendono fino al lago, partendo da alcune tracce sulla strada per Tignale, in un punto in cui non c’è guard rail e in cui si presumeva che l’auto di Giordani potesse essere uscita dalla carreggiata. Nei giorni scorsi in zona erano stati ritrovati alcuni pezzi di carrozzeria e questo martedì 9 gennaio le ricerche si erano concentrate nelle acque del porticciolo di Tignale. Dopo qualche immersione si è individuata l’auto e il corpo riverso sul fondale a pochi metri di distanza. Si attende il riconoscimento ufficiale della salma da parte dei parenti e quindi l’autopsia per la determinazione esatta delle cause della morte.