Cerca
Close this search box.
comune4

Più tasse a San Pellegrino Terme: ecco l’imposta di soggiorno Previste entrate per circa 30 mila euro


Aumentano le tasse nel comune di San Pellegrino Terme. E’ stata approvata ieri, martedì 7 novembre, in Consiglio comunale l’imposta di soggiorno per tutte le strutture di accoglienza. L’entrata in vigore della tassa è stata fissata a partire dal prossimo 1 gennaio 2018. 

Saranno tuttavia presenti delle esenzioni per alcune categorie. E sono: minori di 14 anni, portatori di handicap (non autosufficienti), volontari in caso di calamità, gli studenti dei due convitti del territorio comunale. Alla tassa non sarà applicata l’IVA. A livello fiscale, per la rendicontazione, il comune emetterà un modulo ogni tre mesi. L’intero gettito prodotto finirà direttamente nelle casse comunali e sarà reinvestito per il settore Turismo. “Sappiamo che aggiungiamo una tassa – ha dichiarato l’assessore delegato al Turismo Stefano Tassis in sede di consiglio -, ma crediamo sia arrivato il momento di investire sul turismo e questo andrà ad aumentare il bilancio a disposizione sul settore. Sono proventi che ci aiuteranno a fare meglio nei prossimi anni”. 

Ma per la minoranza l’introduzione della nuova tassa doveva avvenire con più condivisione. “Introdurre una tassa non è mai simpatico – ha replicato Alessandro Molteni, consigliere di minoranza della Lista SorGente -. Prima di presentarsi con la convenzione stilata davanti agli Operatori del Settore, valeva la pena valutare con loro di redigere la convenzione, seguendo i punti stabiliti dall’Ente nazionale che gestisce le strutture alberghiere sul territorio e tra questi, appunto, una condivisone e preventiva informazione sulla tassa che viene introdotta”.

Le presenze turistiche nelle strutture del territorio ogni anno sono circa 37 mila, quindi (facendo conto delle esenzioni previste) saranno circa 30 mila euro in più le risorse generate dalla nuova tassa. 1 euro a persona per ogni giorno. “Andrebbe stabilito di comun intento con gli Operatori quello che l’Amministrazione intende realizzare con questo introito. Partendo dalle reali esigenze. E’ vero che siamo un paese turistico, ma le strutture presenti sul territorio sono un numero ridottissimo. In Valle Brembana non c’è un comune che l’ha introdotta, c’è Bergamo ma è un metro di paragone improponibile. Ci sono aspettici critici – ha poi concluso il consigliere della Lista SorGente Molteni –, una famiglia di quattro persone che soggiorna 20 giorni spenderebbe 80 euro in più”.

“Questa amministrazione ha speso 60 mila euro per affrontare la stagione passata – è la replica dell’assessore Tassis -, di questi gli Operatori hanno contribuito solo per 5 mila euro. E’ stata quindi introdotta la tassa per investire sul turismo. Da parte nostra c’è tutta la voglia di collaborare”.


 

 

Condividi:

Ultimi Articoli