Dopo Claudio Polzoni, Bergamo piange anche un secondo carabiniere: Fabrizio Gelmini, 58enne di Sovere, che ha pagato la sua dedizione e il suo spirito di sacrificio nella lotta al virus che sta infestando l’Italia.
Il maresciallo Gelmini lavorava alla stazione dell’Arma di Pisogne nel Bresciano. La sua morte ha suscitato grande commozione e cordoglio sia a Pisogne, sia a Sovere, dove il militare dell’Arma abitava, era conosciutissimo e molto apprezzato. Alto Sebino in lutto, dunque, e si unisce al dolore della moglie e dei due figli, di 22 e 18 anni. L’Arma dei carabinieri ha espresso le proprie condoglianze per la morte di Gelmini: prima come carabiniere e successivamente come sottufficiale, è sempre stato impiegato nelle stazioni dei carabinieri. A quella di Pisogne era giunto nel 1994. Il comandante generale e tutta l’Arma si stringono compatti intorno al dolore delle famiglie dei militari.