L’antefatto. Sul numero di Montagneepaesi/Intervalli online pubblicato l’11 giugno 2018 il nostro redattore responsabile della redazione della Valle Brembana/Imagna in un articolo dal titolo “Chi non vota oggi, dovrà confessarsi” attribuendo tale frase al celebrante della S. Messa don Milesi, avrebbe scritto cose non vere
L’articolo viene ripreso e pubblicato sulla pagina facebook di Montagneepaesi.com/Intervalli.com
Riceviamo, dal legale di parte, la richiesta di pubblicazione di un testo redatto al termine di una missiva che sottolinea come tale frase non sia mai stata pronunciata, chiedendone perentoriamente la pubblicazione nella giornata di sabato 16 e domenica 17 giugno.
La richiesta arriva in redazione centrale a Costa Volpino (lago d’Iseo) nella tarda serata di venerdi 15 giugno, attraverso posta elettronica pec.
Neppure il tempo per permettere una verifica di quanto è effettivamente accaduto.
Una veloce indagine permette al redattore di giustificare il suo operato dopo aver ricevuto la segnalazione e conferma da parte di 3 sorgenti diverse e di aver ritenuto assolto il suo dovere di approfondimento della fondatezza della notizia. Cosa che, invece, si trasforma in una sorta di burla nella quale saremmo incappati recando danno a don Milesi ed il giusto risentimento da parte della comunità di Piazzolo.
Se le cose stanno come le ha segnalate l’avvocato nella sua lettera, in qualità di Direttore Responsabile dei giornali in forma cartacea e online, mi rammarico di quanto è successo e autorizzo la pubblicazione del testo garantendo un approfondimento della dinamica di quanto avvenuto
Nicola Martinelli
Il commento dell’editore.
Non sappiamo ancora cosa sia veramente successo ed in quale modo e ci rammarichiamo che il nostro impegno per il territorio abbia, a volte, a che fare con minacce di voler adire alle vie legali. A volte viene veramente la voglia di gettare la spugna. Chi conosce le nostre testate, in forma cartacea, vorremmo potesse affermare di trovarsi – COSA RARA – con in mano un giornale tutto positivo, mai polemico, mai scandalistico. Questa forza ci viene data dal fatto che siamo giornali a diffusione gratuita e che, quindi, non hanno bisogno di inseguire le umane bassezze per vendere qualche copia in più. Con la consapevolezza che “fa più rumore un albero che cade, che una foresta che cresce” il fatto di cui stiamo dibattendo rientra in questa casistica. L’edizione online del nostro gruppo deve fare conto dell’immediatezza della diffusione della notizia che fa venir meno, in parte, a tutta quella rete di controlli che la notizia dovrebbe passare
Vorremmo sottolineare che la linea editoriale è chiara: spazio al territorio, alle cose positive che sa esprimere e alla ricerca di particolari che difficilmente troviamo su altre testate. Nel caso in questione riteniamo che tale indirizzo non sia stato rispettato.