Entro il 30 giugno 2018 l’ATS di Bergamo invierà a Regione Lombardia i Piani di Zona 2018-2020 degli Ambiti Territoriali.
Il Piano di Zona, una sorta di piano regolatore delle politiche sociali, è lo strumento programmatorio attraverso il quale gli Ambiti Territoriali dell’ATS di Bergamo, in forma associata e in collaborazione con altri soggetti che a diverso titolo sono attivi sul territorio, progettano un piano integrato di interventi per realizzare la rete locale di servizi sociali. Questo significa far collaborare e lavorare, in modo coordinato ed efficace per i cittadini, soggetti istituzionali e non, pubblici e privati, per l’attuazione di interventi a favore di anziani, disabili, minori e famiglie, ma anche di interventi relativi a politiche giovanili e prevenzione, disagio adulto, salute mentale.
Una novità significativa per questa nuova triennalità è che i Piani di Zona dovranno ricomprendere nella loro programmazione anche i nuovi provvedimenti nazionali e regionali per il contrasto alla povertà (Re.I-Reddito di Inclusione), per il sostegno a persone affette da grave disabilità ma prive del sostegno familiare (Dopo di Noi) e per il welfare abitativo.
Per i cittadini bergamaschi questa è una notizia importante: basti pensare che nei 243 Comuni del territorio dell’ATS di Bergamo l’investimento per i Servizi Sociali ammonta a più di 140 milioni di Euro all’anno ed è garantita per il 74,06% dai Comuni stessi, per il 10,68% dalla compartecipazione alla spesa da parte del cittadino e solo dal restante 15% da trasferimenti nazionali e regionali a favore dei Comuni associati.
I Comuni dell’ATS di Bergamo hanno aumentato costantemente negli anni la spesa per l’investimento sociale: in dieci anni sono passati da 90 milioni agli attuali 140 milioni di Euro all’anno, registrando un aumento delle risorse allocate nelle aree disabilità, minori e famiglie.
Gravedona: presentazione dell’offerta oncologica e radioterapica
Palazzo Gallio, a Gravedona, ha ospitato ieri pomeriggio l’incontro pubblico organizzato dall’Asst Valtellina e Alto Lario, in collaborazione con la Comunità Montana Valli del Lario