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Perizia sul Cargo uscito di pista nell’agosto 2017

La relazione finale dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo sull’incidente del 5 agosto 2016, quando un aereo cargo atterrò fuori pista all’aeroporto bergamasco, invadendo la carreggiata della Cremasca indica che cause dell’incidente sono “principalmente riconducibili al fattore umano”.

L’incidente accaduto alle 4.07 di venerdì 5 agosto 2016 aveva costretto un aereo cargo DHL 737-400, in arrivo dall’aeroporto di Parigi Charles De Gaulle, a uscire di pista in fase di atterraggio sfondando la recinzione dello scalo di Orio al Serio e terminando la propria corsa sulla ex statale Cremasca. L’incidente è stato provocato dall’uscita di pista in fase di atterraggio, determinata dalla perdita di ‘situation awareness’ (consapevolezza situazionale) relativa alla posizione dell’aeromobile rispetto alla pista. Una mancanza da parte dell’equipaggio che ha causato un ritardo nel contatto con la pista, avvenuto a velocità ancora sostenuta, in una posizione troppo avanzata per rendere possibile l’arresto dell’aeromobile entro lo spazio disponibile. L’aereo ha sorvolato la pista tra i 30 e i 20 piedi per 14 secondi, ad una velocità media di 150 nodi, toccando terra oltre i due terzi della pista e uscendone a velocità elevata (109 nodi). Si è fermato a circa 520 metri dopo la sua fine, perdendo il carrello ed entrambi i motori. Quella notte era in atto un temporale con vento e pioggia fortissimi. In cabina c’erano il comandante, 50 anni e 9.787,54 ore di volo alle spalle, e il copilota, 29 anni  e 343 ore. Entrambi ungheresi, erano rimasti feriti durante l’incidente.

 

 

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