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Il settore vitivinicolo bergamasco sotto pressione

Per la viticoltura camuna atteso un anno importante

A Breno si è tenuto un incontro sullo sviluppo della vitivinicoltura in Valle Camonica: il 2022 sarà un anno molto importante per il progetto Val.so.vi.ca. Vi aderiscono il Consorzio Vini IGT Valcamonica, il polo UNIMONT dell’Università degli Studi di Milano, la Comunità Montana di Valle Camonica, la Fondazione Fojanini di Studi di Superiori e 20 aziende produttrici della Valcamonica. Insieme stanno lavorando per individuare nuove opportunità di sviluppo del settore e nuovi strumenti di tutela ambientale e marketing territoriale.
La viticoltura in Valle Camonica oggi può contare su 23 aziende che coltivano 142 ettari di vigneto, distribuiti in un comprensorio che si estende dall’anfiteatro settentrionale del Lago d’Iseo fino alla media Valle Camonica, in un territorio dalle molteplici sfaccettature, valorizzate dalla varietà e qualità delle produzioni enologiche.
Con l’obiettivo di rilanciare la viticultura in Valle Camonica, nel 2019, ha preso il via il progetto di Valorizzazione sostenibile della vitivinicoltura camuna – Val.So.Vi.Ca. Il percorso di rilancio del settore vitivinicolo si focalizza sullo studio di zonazione viticola della realtà camuna. L’esito degli studi di zonazione confluiranno in un Manuale d’Uso del Territorio
La zonazione, in questa ottica, si pone come la piattaforma ideale per lo sviluppo del “saper fare” imprenditoriale sul territorio: un processo di “qualità del prodotto” che promuove la “qualità dell’impresa” portando innovazione diffusa tra le varie realtà della filiera produttiva.

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