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Per la settima edizione della rassegna letteraria racCONTA LA MONTAGNA appuntamento con l’autore Enrico Camanni

“Se non dovessi tornare” con l’autore Enrico Camanni per la 7ª edizione della rassegna letteraria di UNIMONT

la settima edizione della rassegna letteraria racCONTA LA MONTAGNA promossa da UNIMONT – sede distaccata dell’Università degli Studi di Milano – riprende le sue presentazioni di libri dedicati alla letteratura alpina.

L’appuntamento del mese – che si svolgerà mercoledì 13 marzo alle ore 18.00, presso la sede del polo d’Eccellenza UNIMONT in via Morino 8 a Edolo, ma potrà essere seguito anche in diretta streaming – vedrà protagonista l’autore Enrico Camanni con il volume “Se non dovessi tornare. La vita bruciata di Gary Hemming, alpinista fragile”, pubblicato nella collana “Strade blu” da Mondadori nel 2023.

Il romanzo di Enrico Camanni racconta gli ultimi tre anni della vita dell’iconico e sfrontato Gary Hemming, forte scalatore californiano che rivoluzionò l’alpinismo negli anni ’60 del Novecento, ma rimase soffocato dal successo. Personaggio straordinario, Hemming raggiunse l’Europa nei primi anni ’60 per scalare sulle Alpi e diventò una leggenda (complice anche una celeberrima copertina di Paris Match) il 23 agosto del 1966 per un salvataggio eccezionale sul Petit Dru, la parete più dura del Monte Bianco, dove portò in salvo due tedeschi incrodati in una situazione quasi disperata. Era un vagabondo, Hemming, era un rivoluzionario, un irrequieto, e questa fama di fatto lo portò verso l’angoscia, verso lo squilibrio: in tre anni passò dalla celebrità all’autodistruzione. Ma fu un passaggio molto creativo, pieno di novità, pieno di visioni. Un passaggio che segna fortemente il suo ruolo come anticipatore dei tempi.

Per alcuni, infatti, Hemming incarna lo spirito del Sessantotto: con la sua tecnica di scalata innovativa, la sua è una figura imprescindibile nella storia dell’arrampicata moderna, fautrice di una filosofia di rispetto della montagna rivoluzionaria e ancora attualissima.

racCONTA LA MONTAGNA non è solo una proposta culturale che l’Università della Montagna vuole condividere per incontrare ed entrare in relazione con il territorio in cui opera, ma è anche un’importante offerta formativa pensata per aprire gli orizzonti dei propri studenti, generalmente impegnati nello studio di materie più tecniche e scientifiche. Per tutta la durata della rassegna, un gruppo di lavoro composto dagli universitari di UNIMONT sarà impegnato nella lettura dei libri proposti, per dialogare con gli autori in appositi momenti d’incontro e durante le presentazioni.

Per seguire la diretta streaming dell’evento, sarà possibile effettuare la registrazione al seguente link https://bit.ly/RaccontaLaMontagna5 (presente anche nella pagina del sito di UNIMONT dedicata alla rassegna https://www.unimontagna.it/servizi/racconta-la-montagna/).

 

IL LIBRO

“Sì, la vita è stramba” riflette avvitandosi nel sacco piuma. “Se hai fortuna puoi arrampicarti in un lampo dallo sconforto alla felicità, ma non puoi trattenerti sulla cima perché la vetta non esiste, è solo un’illusione”.

È il 1966, e l’estate pare essersi dimenticata delle Alpi, lasciando al suo posto piogge e temporali che inchiodano escursionisti e amanti delle cime negli alberghi e nei campeggi.

L’arrampicatore californiano Gary Hemming – idealista, sfrontato e carismatico – guarda il Monte Bianco e freme: è venuto in Europa sull’onda dell’insaziabile fame di vita che da sempre lo incendia, e invece si ritrova un tetto di nuvole sopra la testa. La routine si spezza all’improvviso a metà agosto, quando i giornali danno notizia che due scalatori sono rimasti bloccati sul Petit Dru, la parete più dura del Monte Bianco. Hemming intuisce che i soccorsi rischiano di non raggiungere in tempo i dispersi, e con altri cinque pirati delle rocce decide di salvarli seguendo una via diretta. Sembra una follia, un fallimento annunciato che servirà soltanto a mettere in pericolo altre persone, ma Hemming è cresciuto con un imperativo categorico: aiutare sempre, anche a costo della propria vita, perché la prossima volta “potresti esserci tu lassù, ad aver bisogno che qualcuno venga a soccorrerti”. Quei giorni si riveleranno davvero fatali per Gary, ma in un modo che né lui né i suoi amici o i suoi amori possono immaginare.

Enrico Camanni, alpinista e profondo conoscitore della montagna e dello spirito che la anima, racconta con stile elettrico, appassionato e struggente gli ultimi anni dell’iconico scalatore, maudit ispirato e irrequieto, figura imprescindibile nella storia dell’arrampicata moderna, ma anche e soprattutto zeitgeist dell’incendio del ’68, amico fragile capace di incarnare una filosofia ecologica della scalata, rivoluzionaria e ancora attualissima.

ENRICO CAMANNI

È nato a Torino nel 1957. Scrittore, giornalista e alpinista, divide la passione per la monagna con quella per la scrittura. Ha diretto alcuni giornali e scritto molti libri. Collabora con “La Stampa” in cronaca e cultura. Sempre per Mondadori, nella storica collana del Giallo, ha pubblicato Una coperta di neve (2020) e La discesa infinita (2021). Racconta di uomini e montagna anche nel suo podcast Storie in bilico.

Per approfondire: https://www.enricocamanni.it/bio/

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