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Parco dei Colli festeggia i suoi 40 anni, festa in Val Marina

Venerdì 18 agosto il Parco dei Colli di Bergamo compie i suoi primi 40 anni. Era il 18 agosto del 1977 quando l’ente avviò la sua importante azione di tutela sul territorio, di cui oggi fanno parte 10 Comuni della cintura urbana e la Provincia di Bergamo.


Il Parco dei Colli ha organizzato un piccolo evento presso la sua sede, l’ex Monastero di Valmarina, per festeggiare l’importante traguardo raggiunto tutti assieme. Perché il Parco dei Colli di Bergamo è patrimonio di tutti! In programma laboratori per bambini, uno spettacolo teatrale, un  concerto e l’happy hour.

Ecco il programma. Si inizia alle ore 18 con i saluti del presidente del Parco dei Colli Oscar Locatelli. Dalle 18 alle 18.45 laboratorio per bambini “Magie nel bosco” a cura del centro didattico del Parco dei Colli “Cà Matta”. Alle 18.45 “Performance site-specific” degli attori Agnese Bocchi e Tobia Scarrocchia. Alle 19.30 aperitivo. Dalle 19.45 alle 20.30 laboratorio per bambini “Magie nel bosco” a cura del centro didattico del Parco dei Colli “Cà Matta”. Dalle 20.15 alle 22 concerto d’archi “Cinema serenade” a cura di Arcadia Ensemble.

Sono state diverse le iniziative promosse dal Parco dei Colli in questi mesi, in occasione del 40esimo dalla sua fondazione. Iniziative dal taglio sovracomunale e di integrazione tra i vari settori, per un pubblico ampio ed eterogeneo, che proseguiranno fino alla fine dell’anno: “Abbiamo pensato di festeggiare il 40° compleanno del Parco regionale dei Colli di Bergamo con un po’ di parole e numerosi eventi – commenta il presidente Oscar Locatelli -. Ogni iniziativa programmata, ci fornirà l’occasione per ringraziare gli amministratori che 40 anni fa ebbero quell’intuizione felice e il coraggio di provarci. Dopo tutti questi anni, il Parco sta vivendo una fase feconda di riorganizzazione e di ulteriore apertura al territorio e ai suoi abitanti. Ciò al fine di affiancare ai concetti di tutela e vincolo dell’ambiente i valori espressi dalla valorizzazione del territorio e del suo sviluppo. In sostanza, vorremmo continuare a dimostrare con i fatti e con le idee che quella scelta fu lungimirante e altamente qualificante. Abbiamo ereditato un patrimonio invidiabile che noi tutti, cittadine e cittadini, abbiamo il diritto di vivere e il dovere di tutelare”.

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