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Il presidente Oscar Locatelli: “Progetto che aderisce in pieno agli obiettivi del Parco”.


E’ stata approvata dall’Assemblea del Parco dei Colli di Bergamo l’adesione al Bio-distretto dell’agricoltura sociale di Bergamo. Una nuova visione dell’agricoltura e un modello di sviluppo che integra l’aspetto economico con quello sociale. L’obiettivo è infatti duplice: da un lato si punta ad estendere il metodo biologico nell’agricoltura, dall’altro, si favorisce l’introduzione di persone svantaggiate in nuovi percorsi lavorativi.

Del progetto, promosso da Agricoltura sociale Lombardia insieme alla Provincia di Bergamo e Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica Lombardia), fanno parte associazioni di produttori biologici, cooperative sociali e anche amministrazioni comunali della cintura urbana. Nel Bio-distretto si lavorerà dunque in rete, fornendo servizi in modo coordinato, promuovendo un’immagine unitaria del territorio, sviluppando un centro di supporto per le aziende, partecipando a bandi per reperire risorse.

“E’ un compito nobile aderire a questo sodalizio che promuove l’attività agricola ponendo attenzione al sociale –  commenta Oscar Locatelli, presidente del Parco dei Colli -. Questo risponde in pieno agli obiettivi dei parchi  in particolare del nostro, che ha caratteristiche agricole molto spiccate. Il territorio del Parco dei Colli di Bergamo è addirittura in controtendenza, perché le aziende agricole sono in aumento”.

Il Parco dei Colli di Bergamo è pronto a rivestire un ruolo proattivo, “dando un contributo concreto, fattivo e partecipato – rimarca Locatelli –. Ribadiamo quindi la nostra disponibilità di avere almeno un rappresentante del Consiglio direttivo del Bio-distretto. Siamo disponibili, in questo senso, a valutare la possibilità di mettere a disposizione uno spazio nell’ex Monastero di Valmarina, per la futura sede del Bio-distretto”.