Per il secondo anno consecutivo Gandino è costretta a rinunciare alla tradizionale Fiera di San Giuseppe, di norma programmata alla quarta domenica di quaresima (quest’anno la data in calendario era quella del 14 marzo). Le restrizioni dovute all’emergenza Covid 19 e l’evidente impossibilità di gestire eventuali massicci afflussi di visitatori hanno costretto il Comune e i volontari della Pro Loco ad alzare bandiera bianca, come già avvenuto nel 2020, quando la Val Seriana visse il periodo più triste e difficile dell’emergenza.
La Fiera gandinese di primavera risale addirittura al 1600, quando in paese, nel giorno dell’Assunta, c’era anche un secondo appuntamento per mercanti e agricoltori andato progressivamente in disuso. L’appuntamento della quarta di Quaresima, legato invece alla festa liturgica che a Gandino si celebra nella chiesa di San Giuseppe lungo l’antica via Mirandola, è invece cresciuto negli anni e rappresenta da secoli una vera e propria ouverture stagionale per migliaia di visitatori che provengono dall’intera Valle Seriana o addirittura da fuori provincia.
La tradizione popolare lega per questo la Fiera di San Giuseppe all’appellativo di “Fera di palpacüi”, un modo colorito per sottolineare quanto sia forte in alcuni tratti con vie particolarmente strette l’assembramento di visitatori. Questo prevedibile afflusso e la dislocazione, su tutta l’area del centro storico gandinese, dei banchi di vendita sono elementi che non possono convivere con le attuali restrizioni. Appuntamento quindi rinviato al 2022, quando si spera possa ritornare l’agognata normalità.