Non è vero che la Regione ha stanziato 317 milioni di euro per gli ospedali della Bergamasca. La delibera tanto citata in queste ore, nero su bianco, afferma chiaramente che “non costituisce alcuna assegnazione di finanziamento”. A dimostrarlo è la tabella allegata al documento, che contiene una serie di previsioni e auspici da qui al 2031, in larga parte senza copertura economica effettiva.
Dietro ai titoli trionfalistici si nasconde una realtà fatta di progetti già noti, fondi annunciati e mai concretizzati:
L’ottava torre del Papa Giovanni XXIII e la ristrutturazione dell’ospedale di Alzano sono le stesse opere già promesse dal 2021. I fondi? Sempre gli stessi, riciclati più volte. E i lavori non sono mai partiti.
Per Seriate si parla di 60 milioni, ma i primi 10 arriveranno – forse – nel 2028. Il resto? Dopo.
A Piario, dei 17 milioni previsti sulla carta, ben 11 sono spostati tra il 2028 e il 2029.
Durante l’ultimo assestamento di bilancio in Regione, erano state individuate due vere priorità per il territorio – proposte poi bocciate:
La riqualificazione del Pronto Soccorso di Piario;
La ristrutturazione della ex scuola provinciale di Lovere per ospitare i servizi di salute mentale.
Due interventi concreti, urgenti, ancora oggi in attesa di risposte vere. La richiesta è chiara: finanziamenti reali, tempi certi e servizi funzionanti.
Altrimenti, si rischia di ripetere la vicenda del centro per i disturbi alimentari: annunciato nel 2018 per compensare la chiusura del punto nascite, inaugurato nel 2023 con tanto di cerimonia… ma i 10 posti letto promessi? Ancora un miraggio.
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