970mila gli aventi diritto al voto che parteciperanno al referendum sull’acqua. Quesito sottoposto ai cittadini sulla gestione dell’acqua, con la possibilità che resti totalmente pubblica o che venga messo a gara il 49% della società per trovare un partner privato.
Per votare basterà la carta d’identità, la tessera elettorale serve per conoscere la sezione dove recarsi. E’ la prima consultazione provinciale, non c’è quorum ed ha valore consultivo, senza quindi valore vincolante, ma importante a livello amministrativo per palazzo Broletto. I seggi saranno aperti dalle 8 alle 22 di questa domenica 18 novembre. Allestiti in tutta la provincia 1.172 seggi, nel capoluogo di Brescia e in tutta la provincia. Il costo complessivo del referendum ammonta a un milione e mezzo.
Attenzione al quesito nel referendum: “Volete voi che il gestore del servizio idrico integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblico, senza mai concedere la possibilità di partecipare da parte di soggetti privati ?” una X sul “si” dovrà esser messa se si ritiene che l’acqua debba restare sempre in mano pubblica, oppure sul “no” se si considera favorevole l’ingresso di una parte privata. Qui la specifica. Al momento la gestione è in mano ad Acque Bresciane, che ha una componente pubblica totale, il referendum chiede quindi ai cittadini la possibilità dell’ingresso dei privati per una società mista.