Il diabete è una malattia cronica metabolica in cui si ha un aumento della glicemia, ovvero dei livelli di zucchero nel sangue, che l’organismo non è in grado di riportare a livelli normali. Alla base di questa condizione iperglicemica vi può essere una ridotta produzione di insulina, l’ormone prodotto dal pancreas per trasformare gli zuccheri e altri componenti degli alimenti in energia, oppure una ridotta capacità dell’organismo di utilizzare l’insulina che produce, oppure entrambi i fattori. Esistono 2 tipi principali di diabete mellito: il diabete di tipo 1 e il diabete di tipo 2. Il diabete di tipo 1 è definito anche diabete giovanile. Insorge in età giovanile (entro i 30 anni), è causato da una ridottissima o assente produzione di insulina. Il diabete di tipo 2 si manifesta in età adulta ed è caratterizzato da una ridotta sensibilità dei tessuti (muscolare e adiposo) all’insulina, questo determina un minor ingresso di glucosio nei tessuti e quindi un suo accumulo nel sangue (iperglicemia). Spesso si associa anche una ridotta produzione di insulina.
Per porre diagnosi di diabete è sufficiente ritrovare una glicemia superiore a 126mg/dl in due prelievi effettuati in giorni diversi e a digiuno,oppure un rilievo occasionale di una glicemia a digiuno maggiore di 200mg/dl.
Un altro esame che va sempre eseguito nel diabetico è l’emoglobina glicata, che indica l’andamento della glicemia negli ultimi 2 mesi. Il valore normale è inferiore al 6%. E’ un esame importante non per porre diagnosi ma per stabilire l’efficacia della terapia, un valore inferiore al 7% indica un ottimale obiettivo terapeutico.
Il farmaco di primo impiego nel diabete di tipo 2 è la metformina, farmaco datato ma ancora molto efficace e di prima scelta soprattutto nel diabetico in sovrappeso, si tratta di una molecola in grado di aumentare la sensibilità dei tessuti periferici all’insulina. Se la metformina non è sufficiente per raggiungere un controllo metabolico o se non può essere assunta per i suoi effetti collaterali, è necessario sostituirla o aggiungere nuovi farmaci anch’essi molto efficaci, ma anche molto costosi, tanto che il medico di medicina generale non li può prescrivere di sua iniziativa perchè è necessario un piano terapeutico redatto da un diabetologo. E’ auspicabile, per consentire una migliore gestione del diabete da parte del medico di medicina generale, che al più presto questi farmaci possano essere prescritti senza piano terapeutico. Una classe di questi nuovi farmaci è rappresentata dalle glifozine. Si tratta di molecole in grado di inibire una proteina deputata al riassorbimento del glucosio nel rene, ciò determina un netto aumento della sua eliminazione con l’urina e quindi un abbassamento della glicemia. Sono farmaci da assumere in monosomministrazione e possono essere anche associati alla metformina. Un’altra classe di farmaci sono gli analoghi del GLP1.
Il GLP-1 (glucagon-like peptide 1) è un ormone prodotto dall’intestino che stimola la secrezione di insulina da parte del pancreas. Il suo rilascio avviene dopo il pasto, entrando quindi in azione solamente quando la glicemia sale per effetto dei carboidrati introdotti col cibo. Per questo motivo questi farmaci non causano ipoglicemia.
Si somministrano con iniezione sottocutanea (come l’insulina) una volta al giorno (liraglutide, lixisenatide) o due volte al giorno (exenatide) oppure una volta alla settimana (exenatide a lunga durata d’azione, dulaglutide).Liraglutide e Lixisenatide sono disponibili anche in associazione precostituita con insulina (degludec e glargine rispettivamente) in proporzioni fisse. Dopo il suo rilascio e dopo aver svolto la sua funzione il GLP1, viene degradato da un enzima chiamato DPP4. Una nuova classe di farmaci, (inibitori del DPP4) da assumere per via orale in monosomministrazione giornaliera, è in grado di inibire questo enzima prolungando quindi l’effetto del GLP1 sulla liberazione di insulina da parte del pancreas.
Da un pò di tempo sono in commercio anche delle nuove insuline come l’insulina glargine (LANTUS SOLOSTAR) che ha una emivita molto lunga e può quindi essere somministrata una sola volta al giorno, solitamente la sera. Da poco tempo poi è entrata in commercio un’altro tipo di insulina glargine sempre in monosomministrazione ancora chimicamente più stabile ( TOUJEO).
l’insulina glargine esiste anche in associazione con Lixisenatide , un analogo del GLP1, (SULIQUA).