L’ex presidente della Lombardia, Roberto Maroni, è indagato in un nuovo procedimento per “induzione indebita”.
La Procura della Repubblica di Milano contesta due reati, “induzione indebita” e “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente”, per favorire, secondo l’accusa, una donna, l’architetto Giulia Capel Badino, per la quale avrebbe esercitato più volte pressioni sull’allora direttore generale di ‘Ilspa-Infrastrutture lombarde, Guido Bonomelli (anch’egli indagato) “affinché le attribuisse per una cifra sotto 40mila euro – secondo quanto riportato da alcuni organi di stampa – l’incarico di ‘supporto tecnico’ al cronoprogramma del contratto d’appalto della futura ‘Città della Salute’ a Sesto San Giovanni”. “Leggeremo attentamente le carte per valutare la natura degli addebiti – ha replicato il difensore di Maroni, Domenico Aiello – ma allo stato tutte le procedure ci risultano perfettamente regolari”.