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Nun se discute, se magna…..

E’ ufficiale: il 29 settembre, dalle 8 alle 20  si voterà per il rinnovo dei Consigli Provinciali. Dopo l’assurda riforma voluta da Renzi e Delrio, si procederà – forse – (e si spera) per l’ultima volta al voto per eleggere il nuovo consiglio affidato alla scelta dei segretari di partito che indicheranno i nomi di chi dovrà appoggiare il sedere sulle sedie di quello che rimane di un Consiglio rappresentativo. Rimarranno al loro posto (e questa è un’altra assurdità), gli attuali Presidenti Emanuele Moraschini (per Brescia) e Pasquale Gandolfi (per Bergamo), Davide Menegola (per Sondrio)  perchè a cambiare sarà la composizione dell’Aula, ma non la regia: alla presidenza, fino all’inizio del 2027 e come previsto per gli enti di secondo livello, rimarranno gli attuali Presidenti

Le Province da alcuni anni non sono più quegli strumenti rappresentativi di una vasta area, semmai lo sono per la “vasta area politica” che è la base del laboratorio delle “larghe intese”. In pratica le segreterie dei partiti si riuniscono e giocano al “uno a me, uno a te” sottraendo, ancora una volta ai cittadini la possibilità di scegliere da chi si vuole essere rappresentati. Chiamati ad esprimere il proprio voto, saranno i sindaci e consiglieri appena eletti per i consigli comunali.

Intanto, pur con la lentezza che caratterizza la politica italiana si sta preparando la riforma che dovrebbe ridare alle Province la dignità rappresentativa

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