La Commissione affari istituzionali di Regione Lombardia ha bocciato il disegno di legge sulla revisione dei confini tra Fonteno e Riva di Solto: i consiglieri di Lega e Forza Italia si sono dichiarati contrari alla richiesta avanzata dai consigli comunali e dai cittadini di Xino.
La piccola frazione di Xino attualmente è divisa fra i due comuni: la modifica dello stato attuale, con la richiesta di passaggio da Riva di Solto a Fonteno era stata supportata dai pareri positivi della Comunità montana dei laghi bergamaschi e della Provincia di Bergamo, e avvallata dalla stessa giunta regionale che in agosto aveva licenziato il testo del progetto di legge per modificare le circoscrizioni comunali. Dopo due anni di lavori per seguire l’iter amministrativo condiviso con i funzionari della Regione, nella seduta di lunedì 17 dicembre della Commissione affari istituzionali gli amministratori locali hanno avuto qualche minuto a disposizione per esporre il quadro generale mentre i consiglieri di maggioranza hanno indicato quali sarebbero le criticità del dispositivo predisposto dai due comuni: un albergo e alcune cascine disabitate che resterebbero in capo a Riva di Solto anziché essere spostati a Fonteno. Dai sindaci di Fonteno e Riva queste osservazioni sono state definite pretestuose dato che l’albergo è fuori da Xino e nelle baite non ci abita nessuno. Alla fine tutto rimandato e la delusione è stata davvero molta perché le aspettative non sono state soddisfatte e soprattutto perché due Comuni avevano congiuntamente messo in campo uno sforzo notevole per arrivare alla definizione dei confini. Le ragioni dello stop sono state comunque motivate dal consigliere regionale Alex Galizzi della Lega spigando che l’iniziativa era condivisibile, ma nella perimetrazione dei confini è stata utilizzata una logica che non rispecchia le esigenze del territorio. D’accordo spostare le competenze di porzioni di territorio per favorire l’accesso ai servizi, ma perché non includere una struttura ricettiva e una seconda casa il cui proprietario potrebbe avere le stesse esigenze dei residenti di Xino. Da qui il parere negativo. I cittadini si sono espressi su quanto presentato dai Comuni che però avrebbero dovuto seguire meglio i confini naturali che esistono. A sostenere le ragioni dei due comuni i tre consiglieri regionali bergamaschi di minoranza in commissione. Ora si attende gennaio dove nell’aula del consiglio regionale arriverà la proposta di non trattazione del disegno di legge: dunque tutto eventualmente da rifare.