Due interventi in pochi minuti nella sera e nella notte tra sabato 17 e domenica 18 agosto per la VI Delegazione Orobica. La prima chiamata dal 118 riguardava la zona di San Gallo, nel comune di San Giovanni Bianco, la seconda nella zona Monte Cavallo a Valleve, interpretato come una richiesta di aiuto da parte di qualcuno in difficoltà, rivelatosi poi un falso allarme.
Il primo intervento ha riguardato un uomo di 60 anni di Seregno che stava percorrendo un sentiero di montagna con altre persone: erano distanziati e a un certo punto, dopo averlo atteso, hanno capito che doveva essere accaduto qualcosa e hanno chiesto aiuto al 112 che ha trasferito la chiamata al 118 che a sua volta ha allertato il Soccorso alpino. Sul posto sono interveniti anche Carabinieri e Vigili del fuoco. L’uomo è stato ritrovato verso l’una della notte tra sabato 17 e domenica 18 agosto: si trovava a una settantina di metri più in basso rispetto al sentiero, in una zona impervia, con diversi traumi. È stato quindi calato un sanitario Cnsas con le corde, poi l’uomo è stato stabilizzato sulla barella spinale e recuperato in sicurezza. Con l’ambulanza è stato portato a Dossena e poi con l’elisoccorso di Como all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. A pochi minuti dal primo allarme ne era arrivato un altro, per l’avvistamento di un segnale luminoso intermittente nella zona Monte Cavallo a Valleve, interpretato come una richiesta di aiuto da parte di qualcuno in difficoltà. Per verificare la situazione sono partite le squadre territoriali che, in notturna, sono salite fino a 2400 metri. Accertato che non c’era nessuno e che si trattava di un’apparecchiatura installata da poco, i tecnici sono rientrati.