Non apre la caccia alle specie avicole

Nella foto un giovane cacciatore all’inizo del 1900. Per gentile concessione del Museo della Fotografia Storica Camuna

Il Tar di Milano ha accolto il ricorso presentato da alcune associazioni ambientaliste e animaliste e sospeso la delibera della Regione Lombardia che fissava per domenica 15 settembre l’apertura della caccia.

Gli effetti del provvedimento del Pirellone sono sospesi fino all’udienza del primo ottobre, anticipata rispetto alla data già fissata del 15, quando verranno sentite le parti che ora hanno tempo fino al 30 settembre per presentare memorie e documenti. Il Tribunale amministrativo non ritiene necessario sentire le parti più velocemente.

Insomma, Regione sconfitta su tutta la linea, decisioni assurde del TAR e cacciatori esposti per il secondo anno di fila all’evidente rischio di incorrere in sanzioni

Oggi, quindi, rimane sospesa la caccia a tutta l’avifauna, mentre è consentita la caccia a lepre, mini lepre, coniglio selvatico e volpe. Consentita l’attività di prelievo degli ungulati, così come l’addestramento cani secondo le disposizioni del calendario venatorio.

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