Assoluzione piena per il dr. Massimo Pezzoni, Promario di Ortopedia dell’Ospedale Mellino Mellini di Chiari dall’accusa di aver favorito una casa farmaceutica per l’adozione di protesi in interventi chirurgici. Ora la Procura indaga su quello che si era rivelato solo un pettegolezzo tra operatori sanitari.
Il Tribunale di Brescia con presidente Roberto Spanò ha assolto il professionista con formula piena e ha rimesso gli atti alla Procura perché indaghi per calunnia chi aveva diffuso quella voce, rivelatasi infondata. Il pettegolezzo era giunto in Procura nel 2014 da un esposto anonimo: nelle prossime settimane potrebbe mettere in guai seri una dottoressa e un’infermiera dalle quali scaturì la chiacchiera. Per loro vi è il rischio di incriminazione. Le due, sentite all’epoca dei fatti, nel corso del dibattimento hanno modificato sostanzialmente il racconto che portò alla denuncia del medico, poi ritrattata dall’accusa con due richieste di archiviazione non accolte dal Gip. Sparlando del collega Medico e Primario, una disse all’altra che, in cambio dell’utilizzo di un tipo di protesi all’anca, l’ortopedico aveva ottenuto benefit dall’informatore farmaceutico che gliela forniva: in particolare un viaggio per tutta la famiglia in Israele. Le due lo avrebbero desunto sentendo il medico dettare un codice fiscale al telefono, immaginando che le cifre corrispondessero a quelle del figlio: da li le chiacchiere malevole che ora potrebbero mettere nei guai le due autrici.