Un imprenditore 66enne di Iseo è finito nei guai con accuse gravi. Secondo quanto ipotizzato dalla Guardia di Finanza di Pisogne, infatti, l’uomo aveva messo insieme una serie di società con sede fittizia a Milano per aumentare i costi della sua azienda edile, attiva nella zona del Basso Sebino.
A far scattare le indagini su di lui sono state alcune operazioni sospette con la Repubblica di San Marino. Dalle successive indagini bancarie sono spuntate tre società che, secondo l’accusa, erano utilizzate soltanto come veicolo di passaggio del denaro per abbattere gli utili e ottenere falsi crediti Iva per 3 milioni. Con questo trucco l’uomo avrebbe nascosto al Fisco ben 20 milioni di euro. Le accuse mosse all’imprenditore iseano sono: dichiarazione infedele, illecite compensazioni ed occultamento di documentazione contabile.