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NAVIGAZIONE IN ACQUE INTERNE, QUADRO NORMATIVO VECCHIO DI TRENT’ANNI, COMMISSIONE REGIONALE APPROVA EMENDAMENTO DEL CONSIGLIERE INVERNICI (FDI) PER AVVIARE REVISIONE

Milano, 14 novembre 2024 – È stato approvato oggi in V Commissione – Territorio, Infrastrutture e Mobilità un emendamento proposto dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Invernici, alla “Seconda legge di revisione normativa ordinamentale 2024”. L’emendamento chiede una revisione e un aggiornamento del Testo Unico delle leggi regionali in materia di trasporti, per adeguarlo ai cambiamenti avvenuti nel settore della navigazione interna negli ultimi decenni.
“In questi trent’anni – ha spiegato Invernici – il quadro normativo vigente è diventato obsoleto e necessita di un attento riesame. Le normative attuali non rispecchiano più le evoluzioni del settore nautico, che hanno visto l’introduzione di nuove tecnologie e di discipline moderne. In questi decenni è cresciuto anche il settore del noleggio. Per questo motivo è fondamentale aggiornare i contenuti normativi, per rispondere adeguatamente alle sfide e alle esigenze di maggiore sicurezza”.
Secondo Invernici, sarà compito della Giunta Regionale occuparsi della nuova regolamentazione della navigazione e circolazione nautica nelle acque interne, sostituendo l’attuale ordinanza del Presidente della Giunta Regionale, che non è più considerata lo strumento più adeguato per disciplinare in modo organico e duraturo questo settore visto che risale al 1997. “L’ordinanza, infatti, è un atto di natura contingente e urgente, utilizzato principalmente in situazioni straordinarie come accaduto durante la pandemia. Non risulta quindi idonea a regolare in modo stabile e completo la materia della navigazione”, ha aggiunto il consigliere.
Il nuovo approccio normativo avrà come obiettivo principale quello di garantire la sicurezza in tutte le attività nautiche, comprese quelle sportive, ricreative e di intrattenimento, come lo sci nautico. “L’aggiornamento delle norme – ha proseguito Invernici – renderà più chiare le modalità di esercizio di queste attività, contribuendo alla sicurezza della navigazione e alla salvaguardia delle persone in acqua”.
“In sintesi, si tratta di modifiche di buonsenso”, ha concluso Invernici, “che, pur tenendo conto delle esigenze di modernizzazione, non dimenticano mai la sicurezza, che deve essere sempre garantita, anche per le discipline più recenti praticate sui nostri laghi e sulle acque interne”.

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