MUSEO DEI PRESEPI, A GANDINO MERAVIGLIE DAL MONDO

Un appuntamento natalizio irrinunciabile, per riscoprire la Natività di Gesù negli allestimenti creati dalle culture di ogni angolo del mondo. E’ aperto al pubblico sino al 28 febbraio 2025 il Museo dei Presepi di Gandino, che propone più di 600 presepi nelle ampie sale su due piani a pochi passi dalla monumentale Basilica di Santa Maria Assunta. La sezione Presepi del Museo di Arte Sacra (fra i maggiori in Europa del suo genere per le dotazioni di ori, argenti, tessuti e merletti) fu creata a partire dal Natale 1988 sulla scia di un’esposizione presentata all’UNESCO a Parigi nel 1984, con presepi provenienti da trentanove Paesi del mondo. Artefice di quell’iniziativa e della successiva donazione di circa trecento presepi fu il compianto gandinese mons. Lorenzo Frana, Osservatore della Santa Sede all’UNESCO. Oggi, come detto, i presepi sono circa seicento e i Paesi rappresentati sono più di sessanta. Molti provengono da collezioni private, altri da singoli donatori, i quali durante viaggi in Italia e all’estero, hanno voluto contribuire all’arricchimento dell’esposizione. Meritano una particolare attenzione, oltre al presepio brasiliano donato da S.Giovanni Paolo II papa (al quale è intitolato il Museo dei Presepi) le creazioni donate dai Vescovi gandinesi mons. Angelo Gelmi, mons. Luigi Bonazzi e dal missionario padre Dino Bonazzi. Ci sono creazioni popolari con i materiali più disparati, dal legno alle scartoffie di mais, dalla cartapesta al prezioso corallo nero dell’Ecuador, ma anche, per esempio, opere uniche e preziose in oro e vetro di Murano realizzate dal maestro Archimede Seguso. Da ricordare fra i tanti anche i presepi di Elisa Messina di Monreale e Raffaele Boselli di Caltagirone (terracotta), del gandinese Pierluigi Martinelli con materiali naturali, di Josep Traité Olot (Spagna), Francois Lavrat (Francia) e Marian Grigione (Romania).
Ad introdurre i visitatori all’esposizione c’è il capolavoro, costituito dalle “Ante Lignee” che arredavano l’antica parrocchiale quattrocentesca, in parte demolita per far posto alla Basilica attuale.
Le pesanti ante, realizzate quasi certamente nel primo trentennio del 1500, facevano parte di un dossale andato perduto. Sul fronte, a superficie liscia, è rappresentata l’Annunciazione dipinta a tempera; sul retro, le quattro formelle intagliate raccontano momenti della vita di Maria: l’Annunciazione, la visita a S.Elisabetta, la nascita di Cristo e l’adorazione dei Magi. Al Museo dei Presepi di Gandino sono esposte anche una serie di medaglie commemorative sul tema del Natale, emesse dalla Zecca di Parigi, e una ricca serie di francobolli natalizi. Da ricordare infine il grande Presepio realizzato dagli Amici del Presepe di Cerete (Bg), esposto negli studi della trasmissione Rai di “Porta a Porta” nel 2020, a ricordo del Covid, di cui la ValSeriana fu triste epicentro.Il Museo dei Presepi di Gandino sarà aperto sino a fine febbraio 2025 ogni sabato, domenica e festivi dalle 14 alle 19. Info su www.museobasilica.com

Condividi:

Ultimi Articoli

LIVIGNO: IL 2024 IN NUMERI

Livigno celebra un 2024 ricco di successi, confermandosi una meta alpina d’eccellenza per lo sport, la gastronomia, gli eventi (con 25 eventi di portata internazionale