Nell’ambito del progetto di valorizzazione degli artisti contemporanei bergamaschi – promosso da oltre quindici anni da Fondazione Creberg – dal 17 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025 sarà possibile visitare, nel Loggiato di Palazzo Creberg, l’esposizione Children, undici opere (matita su carta, 18×18 cm., incorniciate 60×60 cm.) dedicate dall’artista Luigi Oldani ai bambini di tutto il mondo.
L’esposizione natalizia di Fondazione Creberg è stata presentata stamani a Palazzo Creberg in contemporanea alla inaugurazione della “Sala Oldani”, allestita con 32 opere (18×18 cm., incorniciate 50×50 cm.) appartenenti al ciclo di Volti, mostra che Fondazione Creberg tenne nel 2016 presso il Centro Culturale San Bartolomeo a Bergamo; la mostra si caratterizzò quale rassegna di volti, di personaggi famosi o ignoti, ritratti da Luigi Oldani con la classica pratica del disegno a matita. L’artista ha deciso di donare alla Fondazione tutte le opere della raccolta Volti che sono ora collocate, in esposizione permanente, a Palazzo Creberg nella Sala a lui dedicata.
«I disegni della serie “Children” – evidenzia Luigi Oldani – sono immediatamente successivi alla mostra “Volti” che la Fondazione Credito Bergamasco mi dedicò nel 2016, pubblicando il bel catalogo a corredo. Il progetto è rimasto chiuso nel cassetto fino ad ora, quando la Fondazione, che ringrazio di cuore, mi ha proposto l’esposizione. 11, sono solo undici opere – disegni a matita su carta – dedicate ai bambini di tutto il mondo. Con queste vorrei porre l’attenzione sulla violenza sui bambini; guardando i volti, sembrerebbero tutti bimbi felici, ma nei loro occhi, se si osserva bene, si intravede un’ombra oscura. Tutto ciò che vorrei esprimere è ben descritto al capitolo 18 del Vangelo di Matteo: “Chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse gettato in fondo al mare”. Una linea rossa li unisce idealmente tutti in un abbraccio d’amore».
Il Presidente di Fondazione Creberg, Angelo Piazzoli, evidenzia che «nella sua predilezione per una ritrattistica incentrata sull’immediatezza, Luigi Oldani recupera la classica pratica del disegno a matita, spesso dal vero – proprio quella che attualmente alcune tra le Accademie di Belle Arti, che si reputano all’avanguardia, hanno tolto dall’insegnamento – e ne fa la sua principale modalità espressiva. Il taglio fotografico scelto da Oldani – che lascia i contorni dei volti aperti verso l’esterno senza mai comprimerli nell’esiguità dello spazio fisico del foglio – allude chiaramente alla volontà di pensare all’uomo come entità infinita, non riducibile a una forma circoscritta e contingente. Sguardi pensosi, innocenti, stanchi, maliziosi, rassegnati in un’estesa carrellata che, senza soluzione di continuità, indaga puntualmente la fisionomia di personaggi famosi o sconosciuti, noti o meno noti».
«Mi pare importante affermare – prosegue Piazzoli – la valenza esistenziale e culturale di questo orientamento in una logica di affermazione della dignità umana e del valore assoluto dell’esistenza. A mio avviso, esso rispecchia il concetto cardine del personalismo cristiano; l’uomo non è utente, consumatore, numero – come, banalmente, lo si definisce spesso ai nostri tempi riducendolo a mera entità materiale in una logica consumistica e/o utilitaristica – ma “persona”, dunque “infinità da riconoscere”».
«Siamo grati all’artista – conclude il Presidente – per la donazione di 32 opere della serie “Volti” che ci ha consentito di allestire, a Palazzo Creberg, una Sala a lui interamente dedicata, e per la messa a disposizione delle opere della serie “Children” per la nostra mostra natalizia che chiude un anno di grandi esposizioni nel nostro storico Palazzo».
L’esposizione Children – curata da Manuela Belotti e Cristina Romeo – rimarrà aperta al pubblico dal 17 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025, con accesso libero e gratuito, nei giorni feriali dalle 9.00 alle 13.00. Il catalogo è disponibile on-line accedendo al sito della Fondazione (www.fondazionecreberg.it – Pubblicazioni).