“I proverbi sono i residui salvati, a causa della loro concisione e appropriatezza, di un’antica filosofia, perita nelle grandi distruzioni del genere umano”. Nelle parole di Aristotele c’è il senso della serata culturale in programma venerdì 7 febbraio alle 20.30 presso l’Auditorium dellOratorio San Martino di Leffe. In cabina di regia ci sono la locale Mandolinistica e l’Amministrazione Comunale, che propongono fra parole e musica l’incontro “Modi di dire”. L’idea è mettere in dialogo brani di musica popolare (eseguiti dalla formazione a plettro diretta da Paola Gallizioli) e i modi di dire dialettali più veraci, raccolti e commentati dal prof. Pietro Gelmi, studioso di storia e tradizioni locali. La mandolinistica di Leffe ha superato il mezzo secolo di attività: fu infatti fondata nel 1971 da Emilio Gallizioli (padre di Paola) che cominciò a suonare con un mandolino ricevuto in dono da uno zio. Lo strumento era stato costruito utilizzando il legno di una cassetta di mele. Attualmente la Mandolinistica è formata complessivamente da una trentina di componenti ed i corsi a Leffe sono frequentati con curiosità ed entusiasmo da una trentina di allievi. Nel 2016 la Mandolinistica si è anche esibita in Piazza San Pietro a Roma, con il saluto di Papa Francesco e le note della “Pastorèla da Léf” diffuse dagli altoparlanti. Pietro Gelmi, gandinese che a Leffe è stato a lungo dirigente scolastico, è autore molto prolifico e negli anni (esattamente nel 2010 e nel 2013) ha dedicato due distinti volumi a proverbi, modi dire, indovinelli e filastrocche dialettale, con le illustrazioni di Antonio Rottigni. Alla prima edizione “Così parlavano i nostri padri” (ristampata nel 2023), seguì il sequel “I nostri padri parlano ancora” grazie alla Pro Loco Gandino. Lavori che allora, come oggi, intendevano “fissare, per il piacere dei contemporanei e l’interesse di chi verrà dopo di noi, uno spaccato del modo di comunicare che fu della nostra gente”.
I proverbi e i modi di dire, ma anche le antiche “ninna nanna” o le filastrocche ripetute per gioco e per diletto, rappresentano un patrimonio inestimabile della nostra socialità. Propongono verità morali ed umane di facile condivisione, senza alzare steccati linguistici o filosofici. Divertono sicuramente, ma senza alcun dubbio uniscono. La serata di Leffe è ad ingresso libero.
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10 FEBBRAIO – IL GIORNO DELLA MEMORIA (2)
In appena due mesi gli italiani che vivevano in Istria, in Dalmazia e nella città di Fiume furono costretti ad abbandonare tutto e a fuggire