(Nella foto il primo prototipo italiano di mobilità autonoma presesnato a Darfo Boario)
A Darfo Boario Terme viene presentato “Sharing for Caring”, il primo prototipo italiano di mobilità autonoma pensato per persone anziane e con fragilità. Una Fiat 500 elettrica sviluppata all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, dal Politecnico di Milano dimostra la fattibilità tecnologica di un servizio accessibile, sostenibile e replicabile nei piccoli comuni.
18 luglio 2025, Darfo Boario Terme – Presso il Parco delle Terme è stato presentato “Sharing for Caring”, un progetto innovativo di AIDA – Artificial Intelligence Driving Autonomous del Politecnico di Milano. L’iniziativa sfrutta la tecnologia di guida autonoma sviluppata dal gruppo di ricerca per offrire un servizio di navetta a bassa velocità dedicato alle persone con fragilità, promuovendo l’autonomia, l’inclusione e la qualità della vita di persone che spesso incontrano ostacoli negli spostamenti quotidiani e garantendo spostamenti efficaci in contesti urbani dove la rete di trasporto pubblico è limitata.
In un Paese dove la popolazione invecchia progressivamente, diventa sempre più difficile per le amministrazioni locali assicurare un sistema di mobilità efficiente, capillare e accessibile. È necessario ripensare i modelli esistenti e proporre soluzioni innovative che restituiscano autonomia e indipendenza. “Sharing for Caring” nasce proprio con questo obiettivo: utilizzare la guida autonoma per collegare le abitazioni delle persone anziane o con mobilità ridotta a punti di interesse come farmacie, ambulatori e supermercati. Grazie alla tecnologia, questi servizi diventano sostenibili anche in territori a bassa densità abitativa, come le città nelle aree montane.
Durante l’evento, una Fiat 500 elettrica 3+1 ha percorso in completa autonomia le strade di Darfo Boario Terme, dimostrando la concreta applicabilità tecnologica del servizio. A metà tragitto, il veicolo si è fermato per accogliere a bordo un passeggero anziano e accompagnarlo alla farmacia più vicina, simulando uno scenario d’uso reale.
Scelta per la sua configurazione che agevola l’accesso delle persone con mobilità ridotta, la vettura è equipaggiata con la tecnologia di guida autonoma sviluppata dal gruppo AIDA del Politecnico di Milano. Una dimostrazione tangibile di come l’innovazione possa trasformarsi in uno strumento di inclusione sociale, soprattutto nei territori meno serviti.
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