Il 2017 sta confermando il trend degli scorsi anni. I dati del Viminale dicono che in Lombardia i richiedenti asilo risultano clandestini nel 61 per cento dei casi. Dall’inizio dell’anno le commissioni lombarde hanno analizzato 2.580 richieste d’asilo con 1.471 dinieghi ai quali vanno aggiunti 117 irreperibili che sono spariti nel nulla dopo la domanda di protezione internazionale. Numeri altamente preoccupanti se pensiamo che sono riferiti solo ai primi 4 mesi dell’anno. Mi auguro che i rimpatri inizino alla svelta, anche perché rimangono da effettuare anche tutti quelli non eseguiti gli scorsi anni. Lo ha detto Simona Bordonali, assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, presentando i numeri relativi agli esiti delle richieste d’asilo esaminate (aggiornati al 27 aprile 2017).
“Dobbiamo capire chi andrà nei centri per il rimpatrio, quando apriranno i Cpr – ha concluso e quante persone saranno ospitate. Tuttavia serve innanzitutto evitare nuovi arrivi. I numeri dicono che gli sbarchi nel 2017 sono aumentati del 42 per cento rispetto all’anno record 2016. Serve la ricetta applicata da Maroni da ministro: stop agli sbarchi e accordi bilaterali per il rimpatrio di massa dei clandestini”.