Alle 23,30 di domenica 2 dicembre in Perù (le 5.30 di lunedì mattina in Italia) si è spento a Lima, in Perù, padre Ugo De Censi, sacerdote salesiano, valtellinese, nativo di Berbenno, ideatore, fondatore e guida spirituale dell’Operazione Mato Grosso. Le condizioni di padre Ugo erano critiche già da alcune settimane.
Nato in Valtellina nel 1924, il sacerdote avrebbe compiuto 95 anni il prossimo 26 gennaio. La salma di padre Ugo verrà accompagnata sulle Ande dove verrà tumulato nella chiesa di Chacas, un paesino della Prelatura territoriale di Huarí a 3.400 m d’altezza, nella Cordillera Blanca a circa 600 km da Lima, nella isolata zona di Conchucos dove padre Ugo aveva scelto di vivere povero tra i poveri. Le evidenti necessità della gente lo costrinsero a dare vita al grande complesso che oggi è visibile a Chacas attivando, già nel 1967 l’Operazione Mato Grosso come movimento che attraverso il lavoro gratuito per i più poveri offre a giovani e ragazzi la possibilità di numerose esperienze formative. Volontari dell’associazione sono oggi presenti al fianco dei più poveri in decine di comunità in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile. Per dieci anni Don Ugo seguì personalmente i ragazzi dell’Operazione Mato Grosso in Italia e in Missione, aiutandoli nella spola tra l’Italia e l’America Latina. Nel 1976 partì anche lui per quella terra in missione alla volta di Poxoréu, nello Stato brasiliano del Mato Grosso, per aiutare con campi di lavoro il padre salesiano Pedro Melesi. Oggi la OGM Mato Grosso conta 85 missioni in Sud America e circa 2.000 volontari in Italia. Il 26 giugno 1967 in nave vi fu la prima spedizione con 11 giorni di navigazione con 200 casse con materiale da costruzione ed i progetti dell’architetto Delino Manzoni di Cortenova, una betoniera, un generatore e trenta pompe per l’acqua. Gli indios chamanes collaborarono e venne costruita la prima scuola per 600 ragazzi che la utilizzavano i tre turni da 200 l’uno, che è in funzione ancora adesso. Don Ugo era il fratello di Giovanni De Censi, presidente per anni del Credito Valtellinese.