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Memorie d’emigrazione di Bortolo Carminati, nella «Mèrica» in cerca di pane e lavoro

L’ultimo libro sull’emigrazione bergamasca in Europa e nel mondo prodotto dal Centro Studi Valle Imagna sarà presentato domani, venerdì 12 gennaio alle ore 20.30, presso la chiesa parrocchiale di Filago. La presentazione del libro sarà a cura di Don Massimo Rizzi, Antonio Carminati (Centro Studi Valle Imagna) e Angiolina Carminati (nipote di Bortolo). L’iniziativa promossa dal Comune di Filago, in collaborazione con le parrocchie di Filago e Marne e il Centro Studi Valle Imagna in occasione della Giornata Internazionale del migrante e del rifugiato.

Bortolo Carminati è uno dei tanti braccianti agricoli lombardi che, alla fine dell’Ottocento, sono emigrati nella Mèrica, al di là del grande mare, in cerca di pane e lavoro. “Nel suo memoriale – fanno sapere dal Centro Studi Valle Imagna, tramite una nota -, egli racconta le vicende personali durante quell’avventurosa stagione, dal 1892 al 1902, quando si trasferì in Brasile, nello Stato di San Paolo, con la sua famiglia e altri gruppi parentali di Filago, per lavorare in una piantagione di caffè. La schiavitù, in quel lontano Paese, era stata da poco bandita (1888) e i proprietari delle fazendas erano in cerca di nuova manodopera da inserire nelle estese coltivazioni, che venne fornita da un robusto contingente di immigrati europei”.

Sullo sfondo dell’esperienza del protagonista scorrono gli argomenti salienti dell’epopea migratoria di migliaia di connazionali, i quali, tra la fine dell’Ottocento e i primi lustri del Novecento, sono stati chiamati a fondare paesi e città nel Nuovo Continente. “Una stagione difficile e sofferta – commentano dal CSVI -, ma straordinariamente generativa, ricca di fermenti sociali e di nuove speranze”.


 

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