Un medico bresciano di 53 anni sarà processato per poco più di 200 euro di prestazioni pagate e in realtà mai erogate. Il medico di base sarà rinviato in giudizio il prossimo settembre e dovrà rispondere di truffa aggravata ai danni dell’Ats, l’Agenzia di tutela della salute.
Proprio l’Ats si è costituita parte civile, chiedendo il risarcimento dei danni. Secondo l’accusa il medico in questioni avrebbe “segnato” 26 visite a domicilio a casa di una sua anziana paziente senza che mai sarebbero state effettuate. A testimoniare la sua “assenza” ci sarebbero i parenti dei pazienti, mentre altre persone invece avrebbero testimoniato la presenza del medico in occasione degli interventi e i servizi di assistenza domiciliare. Le prestazioni già pagate ma non erogate dal medico ammonterebbero a 207 euro, in circa un anno e mezzo, dall’ottobre del 2015 al marzo dello scorso anno. Si tratta di una somma molto modesta e probabilmente il fatto avrebbe potuto essere risolto diversamente. Ma non è così: quindi il costoso e complesso apparato della Giustizia si muoverà per fare luce su 207 euro sottratti, forse (ed è ancora tutto da dimostrare) illegalmente.