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Medici, veterinari, dirigenti sanitari, associazioni di cittadini e pazienti chiedono alle forze politiche un chiaro impegno in difesa del SSN  

 Salviamo la sanità pubblica”: questo il monito che ha animato la conferenza tenutasi, giovedì 15 giugno, presso la sede di ANAAO-ASSOMED Lombardia , dell’intersindacale della dirigenza sanitaria della Lombardia, composta da ANAAO-ASSOMED, FEDERAZIONE CIMO-FESMED (ANPO-ASCOTI-CIMO-FESMED-CIMOP), AAROI-EMAC, FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR), FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN, FVM FEDERAZIONE VETERINARI E MEDICI, UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA, SANITARIA e CISL MEDICI.

Volta a sostenere il diritto alla salute quale principio fondante della Costituzione italiana, messo a dura prova ormai da tempo da un processo di destrutturazione del Servizio Sanitario Nazionale pubblico, la conferenza ha visto gli interventi dei segretari delle organizzazioni sindacali lombarde, in rappresentanza di oltre 18.000 dirigenti medici, veterinari e sanitari dipendenti del Servizio Sanitario Regionale e le Associazioni dei cittadini e pazienti, che hanno voluto mobilitarsi e chiedere a tutte le forze politiche un chiaro impegno in difesa del SSN pubblico e universale.

“Oltre a finanziamenti adeguati – spiega Cristina Mascheroni, Presidente AAROI-EMAC Lombardia – non possiamo immaginare una sanità senza una seria riforma che affronti l’emergenza ospedaliera. In particolare l’area critica ospedaliera e pre-ospedaliera (118) ha bisogno di interventi consistenti, non solo sotto il profilo economico, ma anche progettuale. Turni di lavoro insostenibili, stipendi non adeguati, mancato riconoscimento di una vera carriera portano i colleghi ad allontanarsi al pubblico impiego”.

“È indispensabile – aggiunge Paolo Campi, Coordinatore Regionale Area Dirigenza Medica e Sanitaria UIL-FPL Lombardia – strutturare in fretta una rete di assistenza territoriale destinata alla gestione dei pazienti cronici, come richiesto dal PNRR”.

“In questo quadro di de-potenziamento generale del SSN, – afferma Gian Paolo Viviani, Vicesegretario Regionale SIVeMP Lombardia – oltre a tutte le criticità sottolineate a livello di ospedali e cura delle persone, occorre porre l’attenzione al ruolo della prevenzione, medica e veterinaria, già oggi fanalino di coda del finanziamento, che rischia di soccombere, in quanto non ha ricadute immediatamente visibili, sovraccaricando ancora di più il sistema”.

“Oltre ad un finanziamento adeguato – commenta Pasquale Razionale, Segretario Regionale CIMO Lombardia – che compensi tagli ed errori degli ultimi dieci anni, occorre che le Regioni si rendano disponibili concretamente per un contratto di lavoro che, modificando principalmente le condizioni di lavoro, corregga gli errori attuali, fonte di disagio e principale causa dell’abbandono degli ospedali”.

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