Medici ex specializzandi, approvata la legge di delegazione europea

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(Adnkronos) – Passo decisivo verso la giustizia per migliaia di medici specialisti. Con l’approvazione dell’articolo 3 della legge di Delegazione europea 2024 (pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 145 del 25 giugno 2025) viene ufficialmente riconosciuta la necessità di approfondire le conseguenze di una grave violazione ai danni degli specializzandi degli anni ’80 e ’90 a cui non era stata corrisposta l’adeguata borsa di studio in contrasto con le direttive europee in materia. Il provvedimento – informa Consulcesi in una nota – prevede l’istituzione, presso il ministero della Salute, di un tavolo tecnico interministeriale con funzione ricognitiva, incaricato di analizzare gli effetti della storica sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea del 3 marzo 2022 (C-590/20). La Corte ha stabilito che già a partire dall’1 gennaio 1983 l’Italia avrebbe dovuto garantire una equa retribuzione ai medici in formazione specialistica, compresi quelli che avevano iniziato il percorso prima di tale data, ma lo avevano proseguito successivamente. Tuttavia, l’obbligo è stato attuato solo con l’introduzione della borsa di studio nell’anno accademico 1991-1992, lasciando scoperta un’intera generazione di medici.  

La sentenza europea da cui prende le mosse la legge di Delegazione europea è stata ottenuta nell’ambito dei ricorsi patrocinati dall’avvocato Marco Tortorella per conto di Consulcesi, network legale che da oltre vent’anni porta avanti la battaglia dei medici specialisti attraverso azioni collettive promosse in tutta Italia. “Questa legge ha un valore molto importante – è il commento che arriva da Consulcesi – per due motivi fondamentali: è la prima volta che il legislatore recepisce in modo esplicito le sollecitazioni provenienti dalla magistratura e dalle rappresentanze di categoria, inclusa la nostra, nell’affrontare il tema del diritto dei medici iscritti alle scuole di specializzazione prima del 1991. E in secondo luogo viene dato rilievo al diritto alla retribuzione degli specializzandi coinvolti, come riconosciuto senza ambiguità dalla sentenza della Corte di giustizia Ue”. 

Il tavolo tecnico sarà composto da rappresentanti del ministero della Salute, del ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero dell’Università e della Ricerca, con il supporto del personale tecnico del ministero della Salute. I lavori si concluderanno con una relazione da trasmettere alle Camere entro 30 giorni dalla fine delle attività. Consulcesi continuerà a seguire da vicino l’evoluzione del tavolo interministeriale, mettendo a disposizione la propria esperienza giuridica e la voce di migliaia di medici tutelati.  

salute/sanita

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