Regione Lombardia ha decretato lo scorso 2 gennaio lo stato di grave pericolosità per incendi boschivi, una procedura di massima allerta che scatta in occasione di periodi particolarmente pericolosi di siccità e forte vento. Il preallarme, pervenuto lo scorso 30 dicembre, è ora definitivo con l’allerta massima.
“Con questa procedura tutti gli organi preposti allo spegnimento vengono messi in allerta e devono essere pronti ad intervenire. Viene inoltre emesso il divieto assoluto di accendere fuochi o attuare qualsiasi attività che possa innescare un incendio nei boschi entro 100 metri di distanza da essi su tutto il territorio regionale, fino alla revoca da parte di Regione Lombardia dell’emergenza, con rientro delle condizioni di rischio “Specifica Gian Battista Sangalli, responsabile del servizio forestale e della bonifica montana della Comunità Montana di Valle Camonica. “In questo periodo, e fino alla ricrescita della vegetazione, a causa della siccità e del forte vento basta veramente un niente perché l’incendio diventi incontrollabile. L’ultima pioggia abbondante è stata in occasione della tempesta del 29 ottobre, per cui sono più di due mesi che è asciutto. Con il forte vento, la poca neve, e i versanti montani completamente puliti ci sono tutte le condizioni per poter favorire il rischio di fuochi. “Commenta ancora Sangalli.
La Regione ha delegato alla Comunità Montana e agli Enti gestori dei Parchi l’organizzazione delle 38 squadre antincendio distribuite in tutta la Valle, da Vione a Piancamuno, che contano oltre 500 volontari preposti e dotati del necessario per lo spegnimento di eventuali fuochi. Il GICOM (Gruppo Intercomunale della Comunità Montana), sotto la responsabilità di Roberto Galli, è invece l’organo che coordina tutte le squadre e gestisce la sala operativa in collegamento con i 5 ponti radio che coprono tutta la zona. Sette videocamere sono invece gli occhi di sorveglianza dei “rangers” della Valcamonica: messe in posizione strategica permettono, dalla sala operativa, di tener sotto controllo l’intero territorio. Al nucleo dell’antincendio si affiancano i Vigili del Fuoco a supporto e protezione delle infrastrutture. I due Dos (direttori operazioni spegnimento), Fabian Troletti (Ono s. Pietro) e Dario Entrade (Angolo Terme) dirigono le operazioni di spegnimento in caso di incendio.
Per tutti i fine settimana, e per l’intera durata dell’emergenza, tutti i gruppi, seguendo un calendario apposito, pattuglieranno il territorio in base a 9 percorsi predefiniti che coprono anche le strade più interne della Valcamonica. In contatto con la Sala Operativa segnaleranno eventuali fumi e in caso di incendi saranno pronti ad intervenire direttamente.