MARCO BALIANI torna con “Kohlhaas” a Breno e Calcinato

Mercoledì 5 marzo alle 20.30 il Teatro delle Ali ospita nella sua Stagione di prosa In
Tournée un autentico capolavoro senza tempo del teatro di narrazione: Kohlhaas, il
monologo di Marco Baliani, che da quasi 35 anni continua a incantare il pubblico con la
sua forza e attualità.
Il giorno successivo, giovedì 6 marzo alle 20.45, lo spettacolo sarà replicato anche
al Teatro Marconi di Calcinato.
Ispirato a un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500 e
raccontato da Heinrich von Kleist, Kohlhaas porta in scena la storia di un sopruso che,
non trovando giustizia, si trasforma in una spirale di violenza e vendetta. Fino a che
punto si può diventare giustizieri in nome della giustizia?
Un tema universale e senza tempo, reso magistralmente da Baliani attraverso un
racconto epico e coinvolgente, che torna in Valle Camonica dopo l’esperienza
di Crucifixus per conquistare ancora una volta il pubblico.
TEATRO DELLE ALI – Breno (BS)
Ultimi biglietti disponibili solo in biglietteria
Intero 20 € – Ridotto 18 € – Accademia Arte e Vita 14 €
In caso di sold out la sera dello spettacolo in biglietteria verrà stilata una lista d’attesa
(senza garanzia di partecipazione).
Info: info.delleali@gmail.com / www.teatrodelleali.com
TEATRO MARCONI – Calcinato (BS)
Biglietti disponibili
Intero 18 € – Ridotto 14 €
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria del Teatro, via Carlo Alberto 1
Calcinato, ogni martedì dalle 18 alle 19 oppure on-line (www.vivaticket.com digitando
Calcinato nella barra di ricerca “eventi, luoghi, artisti”). Nei giorni di programmazione
la biglietteria del Teatro Marconi aprirà 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo
Info e contatti: Teatro Marconi Calcinato (Facebook) – Teatromarconi.calcinato
(Instagram) – infomarconi.calcinato@gmail.com
lo spettacolo
KOHLHAAS
di e con Marco Baliani
di Marco Baliani e Remo Rostagno
dal racconto Michele Kohlhaas di H. von Kleist
regia Maria Maglietta
produzione Trickster Teatro
Un monologo senza tempo, che da oltre trent’anni continua a incantare il pubblico.
Kohlhaas è la storia di un sopruso realmente accaduto nella Germania del 1500,
raccontata da Heinrich von Kleist in pagine memorabili e trasformata da Marco Baliani
in un’esperienza teatrale unica.
Nel suo racconto orale, Baliani ha dato nuova vita alla vicenda, arricchendola con una
personale visione narrativa e poetica. Alla struttura originaria del testo ha aggiunto
elementi inediti, frutto della sua esperienza artistica e teatrale, come la potente
metafora del cerchio: il cuore del protagonista paragonato al recinto dei cavalli,
simbolo di una giustizia concreta e umana.
Nel tempo, il testo originale si è evoluto in un work in progress, plasmato dagli
spettatori e dagli spazi teatrali sempre diversi, fino a diventare un organismo vivente,
in costante trasformazione. L’arte del racconto orale porta a esplorare personaggi
interiori attraverso lunghi percorsi, attraversando storie dentro altre storie, fino a
toccare quel punto incandescente capace di generare visioni nell’ascoltatore.
Kohlhaas è il racconto di un uomo che, non trovando giustizia nelle vie del diritto, si
lascia trascinare in una spirale di violenza sempre più incontrollabile, in nome di un
ideale superiore. Il cuore della vicenda solleva interrogativi profondi: cos’è la
giustizia? Fino a che punto si può diventare giustizieri in suo nome? Una riflessione
senza tempo, capace di risuonare con i conflitti della società contemporanea.
Quando Baliani ha iniziato a lavorare su questo spettacolo, quelle domande morali gli
sembravano un modo per parlare degli anni ’70, della sua generazione e delle tensioni
che hanno segnato quel periodo storico. Un percorso che, anni dopo, lo ha portato a
raccontare Corpo di Stato, lo spettacolo trasmesso in diretta televisiva la notte del 9
maggio, vent’anni dopo la morte di Aldo Moro.
Un tema antico, tragico nella tradizione e nella forma, che continua ad affascinare e a
interrogare. Perché un narratore può raccontare solo ciò che lo coinvolge
profondamente. E per Baliani, Kohlhaas è una di quelle storie.
in scena
MARCO BALIANI
Attore, autore e regista. Con lo spettacolo Kohlhaas del 1989, attraverso un originale
percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione che segna la scena teatrale italiana.
Figura eclettica e complessa del teatro italiano contemporaneo, ha sperimentato
drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, come Come gocce di
una fiumana (premio IDI per la regia), o Antigone delle città, spettacolo di impegno
civile sulla strage di Bologna del 2 agosto, o ancora dirigendo progetti come I Porti del
Mediterraneo con attori provenienti da diversi paesi dell’area mediterranea.
Parallelamente ha proseguito una personale ricerca nell’ambito della narrazione
realizzando spettacoli come Tracce, Corpo di Stato e Frollo, protagonisti di fortunate
tournée e tuttora nel repertorio di Baliani.
Tra il 2012 e il 2015, con Marco Balsamo e Stefano Accorsi, dà vita al progetto Grandi
italiani: nascono gli spettacoli Giocando con Orlando e Decamerone. Vizi virtù
passioni, in cui Baliani è regista e autore delle due riscritture.
Nel 2015, nella ricorrenza del centenario del primo conflitto mondiale, è protagonista
dello spettacolo Trincea, per cui ha vinto il premio Franco Enriquez come migliore
interpretazione. Questo spettacolo ha dato avvio al ciclo della post-narrazione,
evoluzione di fatto del teatro di narrazione. Fa parte di questo filone anche lo
spettacolo Una notte sbagliata, sempre prodotto da Marche Teatro, che vede Baliani
nei doppi panni di interprete e autore. Nell’anno della pandemia, Baliani scrive e dirige
lo spettacolo L’attore nella casa di cristallo, andato in scena dal 15 giugno 2020,
giorno della riapertura dei teatri, nel piazzale davanti al Teatro delle Muse di Ancona.
Lo spettacolo è diventato anche un libro, uscito per Titivillus Edizioni.
Nel 2017, Baliani è chiamato a dirigere lo spettacolo Sette contro Tebe andato in
scena al Teatro Greco di Siracusa nell’ambito del 53esimo ciclo di rappresentazioni
classiche. Lo spettacolo è stato poi replicato alle Terme di Baia per il Napoli Teatro
Festival Italia e al Teatro Romano di Verona. Destinato a grandi spazi anche lo
spettacolo Quinta stagione del 2021, tratto dall’omonimo poema di Franco Marcoaldi e
andato in scena al Teatro Grande di Pompei, con le scene di Mimmo Paladino, il
paesaggio sonoro di Mirto Baliani e la produzione del Teatro di Napoli.
Inoltre, Marco Baliani ha firmato come autore librettista e regista le opere liriche
contemporanee Il sogno di una cosa e Corpi eretici, su musiche di Mauro
Montalbetti. Nel 2021 ha curato la regia dell’opera Gianni Schicchi, presentato da
Marche Teatro, con la direzione musicale di Marco Guidarini.
Per il cinema è stato diretto da registi quali Francesca Archibugi, Roberto Andò,
Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato
romanzi, racconti e saggi tra cui Ho cavalcato in groppa ad una sedia (Titivillus
edizioni) e per la Rizzoli Corpo di stato, Pinocchio Nero, L’Amore Buono, Nel Regno di
Acilia, La metà di Sophia, e L’occasione. Nel 2021 è uscito per Bompiani La pietra
oscura, fantasy ecologista che ha come protagonisti cinque ragazzi negli ultimi mesi
della terza media, prima che ognuno prenda poi quella che sarà la propria strada.

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