È stato inaugurato a Mapello, domenica 27 aprile, il Giardino della Resistenza: un’area dove già si trova il Monumento al Partigiano, che è stata voluta e costruita dai cittadini mapellesi e inaugurata il 28 aprile 1968 alla presenza di Arrigo Boldrini, allora presidente dell’ANPI Nazionale.
Ad arricchire l’area, composta da un monumento in marmo di Zandobbio e un busto raffigurante il partigiano Giovanni Caravina, è stato posto il monumento dedicato al Partigiano “Il Moro”, all’anagrafe Renato Locatelli, nato a Mapello e sepolto nel cimitero del paese. Il monumento è stato realizzato dallo scultore Emilio Mario Locati, autore di tutte le opere presenti nel Giardino.
Inaugurato in occasione del 25 aprile e dell’80esimo della Liberazione, il nuovo Giardino è stato progettato dall’ANPI di Mapello su spinta dell’ANPI Provinciale di Bergamo e al suo interno si trova anche una stele che spiega l’alto valore che ebbe un tempo la Resistenza a Mapello e che oggi ha il ricordo stesso della guerra di Liberazione.
L’inaugurazione si è svolta alla presenza delle famiglie dei Partigiani che sono rappresentati nel Giardino, Locatelli e Caravina, e di quella dell’artista Locati. Presenti anche la Sindaca Alessandra Locatelli, i referenti della sezione ANPI Mapello e Isola Bergamasca e dell’ANPI Provinciale, diversi cittadini e sezioni ANPI della provincia. La fanfara alpina di Prezzate ha accompagnato la celebrazione.
Dopo il taglio del nastro, i discorsi ufficiali. La prima cittadina di Mapello Alessandra Locatelli ha ribadito il pieno sostegno dell’amministrazione comunale alla progetto dell’ANPI: “Chi si oppose al fascismo e al nazismo – ha detto Locatelli – fece la scelta di campo giusta. Attraverso il ricordo dei Partigiani mapellesi Caravina e Locatelli, l’Amministrazione intende rendere idealmente omaggio a tutti i mapellesi che contribuirono a liberare l’Italia dal nazifascismo”.
Alessia Zucchelli, referente ANPI Mapello e Isola Bergamasca, ha sottolineato l’importanza di questo luogo per i cittadini mapellesi che hanno avuto parte attiva nella sua costruzione e che negli anni hanno messo tempo ed energia per prendersene cura, dimostrando quanto i valori dell’antifascismo siano radicati. “Questi cittadini nei giorni precedenti all’inaugurazione – ha detto Zucchelli – hanno lavorato per rendere il Giardino accogliente. Questo luogo, ricco di significato, si connota come ‘luogo del cuore’, bene comune per il territorio di Mapello, capace di riattivare la comunità intorno ai valori della Resistenza antifascista, che vanno preservati e attualizzati ancora oggi, perché sono le nostre radici migliori e sanno trasformarsi in legami di comunità”.
Mauro Magistrati, presidente provinciale ANPI, ha sottolineato a sua volta l’importanza dei legami comunitari, ricordando come possa essere stato difficile per chi ha combattuto la Resistenza fuori dal proprio territorio di appartenenza, come il Partigiano mapellese Caravina, “cercare supporto e costruire quei legami che in quel contesto sono stati di fondamentale importanza per la sopravvivenza”.
Magistrati ha voluto anche ricordare che il Giardino della Resistenza si trova all’incrocio con via Antonio Locatelli, che al contrario dei Partigiani non è stato dalla parte giusta della storia e quindi non avrebbe titolo per avere dedicato una strada.