Nella serata del 10 aprile, i Carabinieri della Stazione di Romano di Lombardia hanno tratto in arresto un cittadino albanese di 54 anni, I.P., in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Bergamo.
L’uomo, disoccupato e residente in città, era stato denunciato più volte dall’ex moglie, anche lei di origine albanese, per reiterati episodi di maltrattamenti in ambito familiare, spesso avvenuti alla presenza dei figli minori. Le prime segnalazioni risalgono al 2014, ma è nel 2018 che la situazione ha portato a una denuncia formale, seguita da provvedimenti urgenti: l’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di dimora nel comune.
Nel 2022 la Corte d’Appello di Brescia ha condannato l’uomo in via definitiva a 2 anni e 5 mesi di reclusione, sentenza confermata successivamente dalla Corte di Cassazione. Tuttavia, la pena non era mai stata eseguita a causa dell’irreperibilità del soggetto.
La svolta è arrivata il 10 aprile, quando i Carabinieri lo hanno riconosciuto seduto al tavolo di un bar del centro cittadino durante un controllo di routine. Immediato l’arresto e il trasferimento presso la Casa Circondariale di Bergamo, dove sconterà la condanna.
L’operazione testimonia l’efficacia dell’attività di controllo del territorio da parte dei militari dell’Arma e sottolinea l’importanza della costante collaborazione tra le forze dell’ordine e la cittadinanza nella tutela delle vittime di violenza domestica.
Si ricorda che, nonostante l’arresto, il procedimento rientra nella fase delle indagini preliminari e che nei confronti dell’indagato vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.