Malattie rare, Brandi (Firmo): “Fare chiarezza su ipoparatiroidismo, condizione trascurata”

🔔 Vuoi ricevere le notizie di Montagne & Paesi sul tuo smartphone? WhatsApp WhatsApp | Telegram Telegram

(Adnkronos) – "Per anni abbiamo trattato i pazienti con ipoparatiroidismo in modo arrangiato, tanto che gli stessi si rassegnavano e, in alcuni casi, arrivavano a far uso di psicofarmaci. Ecco perché c'è davvero bisogno di fare chiarezza su una patologia che colpisce 4 persone su 15mila. Questa è una malattia trascurata, che abbiamo trattato a lungo con quella che definisco terapia adiuvante, a base di calcio e vitamina D. Ma per la quale oggi esiste un ormone con effetto long term, che però non è ancora a disposizione dei pazienti italiani". Lo ha detto Maria Luisa Brandi, specialista in Endocrinologia e Malattie del metabolismo, direttore della Donatello Bone Clinic e presidente della Fondazione Firmo, nel corso di un evento istituzionale promosso da Appi (Associazione pazienti con ipoparatiroidismo) con il contributo non condizionante di Ascendis Pharma, che si è svolto a Roma presso Palazzo Baldassini in vista della Giornata internazionale dell'ipoparatiroidismo che si celebra il 1 giugno. Obiettivo di Appi: accendere i riflettori sulle sfide quotidiane e sulle novità in vista per i pazienti. L'ipoparatiroidismo è una malattia endocrina causata da livelli insufficienti di ormone paratiroideo (Pth), il principale regolatore dell'equilibrio di calcio e fosforo nel corpo, che agisce direttamente su ossa e reni e indirettamente sull'intestino. "Quando pensiamo al calcio – spiega Brandi – sappiamo che è indispensabile per la salute delle ossa, ma in realtà questa sostanza è fondamentale per la funzione del sistema nervoso centrale e per le cellule muscolari, anche quelle del cuore". I pazienti possono manifestare una serie di complicanze gravi e potenzialmente letali, sia a breve che a lungo termine, tra cui irritabilità neuromuscolare, complicanze renali, calcificazioni extra-scheletriche e compromissione cognitiva. Spesso la malattia si manifesta dopo un intervento, magari a causa di un tumore. La forma post-chirurgica rappresenta la maggior parte dei casi (70-80%), ma ci sono anche forme autoimmuni e idiopatiche. "L'impatto sulla qualità della vita può essere profondo ed è spesso sottovalutato, a volte dagli stessi medici", conclude la specialista. —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

WhatsApp Logo

📲 Ricevi gratis le notizie di Montagne & Paesi sul tuo telefonino!

Iscriviti al nostro canale WhatsApp ufficiale per restare sempre aggiornato su notizie e curiosità dalle valli.

👉 Clicca qui per iscriverti al canale

Telegram Logo

📢 Seguici anche su Telegram!

Unisciti al canale Telegram di Montagne & Paesi per ricevere tutte le news in tempo reale.

👉 Clicca qui per iscriverti su Telegram

Condividi:

Ultimi Articoli

Panoramica privacy

Questo sito Web utilizza i cookie in modo che possiamo offrirti la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser e svolgono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito Web e aiutare il nostro team a capire quali sezioni del sito Web ritieni più interessanti e utili. Puoi trovare maggiorni informazioni sul nostro trattamento dei dati personali nella nostra Privacy Policy