E’ stata diffusa la relazione semestrale della Direzione Investigativa Antimafia, che analizza la criminalità organizzata in Italia nel periodo tra gennaio e giugno 2023.Se il Sud continua a manifestare di essere territorio privilegiato per l’attività malavitosa , non si può dire che il territorio delle province di Bergamo e Brescia sia immune da infiltrazioni Nel nostro territorio le attenzioni sono per le infiltrazioni di «compagini riconducibili alla criminalità organizzata calabrese che è stata confermata da numerose operazioni registrate dal 2005».
Si sono registrate, anche in tempi recenti operazioni di successo da parte delle forze dell’ordine, ma «il dinamismo delle cosche le rende sfuggenti». Nel documento su legge infatti che i gruppi rendono complicato il lavoro investigativo «a causa delle continue fasi di rigenerazione e rinnovamento strutturale, non sempre desumibili dalle evidenze investigative/giudiziarie, dell’innesto di nuovi sodali ovvero dall’interazione con altri sodalizi, anche di differente matrice o provenienza geografica».
Per la Dia «la principale struttura organizzativa di ‘Ndrangheta, la cosiddetta camera di controllo, denominata appunto, la Lombardia, è sovraordinata ai locali presenti nella Regione e in collegamento con la casa madre reggina».
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