Cerca
Close this search box.

Il lotto presenta anche glutine in misura superiore ai valori prescritti dalla legge. L’ operazione è stata effettuata dai Carabinieri forestali di Macerata e dal Nas di Ancona.

I carabinieri forestali di Macerata, insieme a quelli del Nas di Ancona, hanno sequestrato un lotto di polenta istantanea con presenza di glutine e micotossine in misura superiore ai valori prescritti dalle norme vigenti. I militari dopo aver fatto un campionamento di prodotto in un punto vendita della provincia di Macerata hanno fatto effettuare le analisi, eseguite dall’Istituto Zooprofilattico di Tolentino. Il valore di glutine rilevato è di circa 20 volte superiore al limite consentito dalla legge (circa 400 mg/Kg, limite consentito 20 mg/Kg).

Il prodotto in questione è la polenta istantanea a marchio Iris prodotta nello stabilimento La Grande ruota srl di Dello, in provincia di Brescia, per l’azienda A.s.t.r.a. Bio srl di Calvatone (Cremona). L’azienda si è attivata subito per ritirare il prodotto giacente nei punti vendita e inoltre, in via cautelativa, ha anche deciso di richiamare la farina di mais integrale biologica.

I carabinieri forestali invitano chi avesse acquistato la polenta istantanea Iris a non consumarla ed a restituire la stessa al punto vendita più vicino. Il Ministero della Salute procede con il richiamo dei due lotti non conformi su numerosi punti vendita in tutta Italia. La commercializzazione di un lotto ha riguardato circa 6000 confezioni.

L’Arma evidenzia la “pericolosità del prodotto per la salute pubblica, con particolare riguardo a tutte le persone affette da celiachia o specifiche allergie, le quali sarebbero esposte al rischio di gravi danni e reazioni allergiche che potrebbero risultare anche fatali. Allo stesso modo la presenza di micotossine (sostanza tossica e cancerogena) può generare in soggetti allergici reazioni parossistiche per la salute”.

I militari hanno informato l’autorità giudiziaria “in merito alle eventuali responsabilità penali in ordine ai reati di frode in commercio e commercializzazione di prodotti alimentari nocivi per la salute”.