Giovedì 16 luglio, al Centro Congressi di Boario si terra l’inaugurazione ufficiale della mostra “Leonardo da Vinci 3D”. A tal proposito, lo studioso e autore di numerose ricerche e pubblicazioni su Leonardo, Sandro Albini, e l’esperto di arte e direttore del CaMus di Breno, Federico Troletti, cercheranno di approfondire la suggestiva tesi portata avanti ormai da oltre un decennio dallo stesso Albini, secondo il quale scorci e paesaggi dell’Oglio e del Sebino avrebbero fatto da sfondo ad alcuni tra i più famosi dipinti di Leonardo da Vinci, dalla Gioconda a Sant’Anna.
“Dodici anni fa una fugace notizia sentita in tv, secondo la quale qualcosa dello sfondo della Gioconda poteva essere riferito al Lago d’Iseo, mi ha incuriosito al punto da indurmi a dedicare gran parte del mio tempo di pensionato a cercarne possibili riscontri – spiega Albini – Partendo dallo schizzo del fiume Oglio tracciato da Leonardo ne ho seguito i percorsi alla ricerca di conferme. Le ho trovate il giorno in cui ho avuto una intuizione: se Leonardo da mancino scriveva a “rovescio” forse dipingeva anche in quel modo, per cui le corrispondenze era possibile riscontrarle solo guardando “a rovescio” anche gli sfondi dei suoi dipinti. Da allora, a seguito di pluriennali indagini, ho individuato paesaggi lungo l’Oglio anche in altri dipinti e disegni“.
Verso le ricerche di Albini hanno manifestato grande interesse studiosi come Martin Kemp (ordinario di Storia dell’arte ad Oxford) e Carlo Vecce (Accademico dei Lincei e ordinario all’Orientale di Napoli). Ha inoltre allestito una mostra esposta in una quindicina di eventi e tenuto più di 80 lezioni e conferenze, anche oltre l’area bresciano-bergamasca.