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“Legno Vivo”: al via in Val Seriana la rassegna dei burattini

Da sabato 23 giugno tornano in Val Seriana le “storie di Gioppino ed altre teste di legno”

Fra le novità gli spettacoli “a puntate” ed i laboratori per scolpire i burattini – Compagnie anche da Treviso, Vittorio Veneto e Modena

”A mio credere – disse il corvo – il burattino è bell’e morto;

ma se per disgrazia non fosse morto,

allora sarebbe indizio sicuro che è sempre vivo”.

(Carlo Collodi, Le Avventure di Pinocchio 1883)

Un “Legno Vivo” che continua a crescere. La rassegna dedicata “a Gioppino ed altre teste di legno” vive in Val Seriana la sua terza edizione. Una rassegna itinerante, ma soprattutto una storia viva e vivace, che grazie alla direzione artistica di Virginio Baccanelli propone ben otto spettacoli fra giugno e settembre 2018, a Leffe, Ponte Nossa, Gandino, Pradalunga, Clusone, Cazzano S.Andrea e Gazzaniga.

Gli spettacoli sono innanzitutto occasioni di svago, lontani da emozioni virtuali ed effimere. Tutti i bambini “dai 3 ai 103 anni” si potranno ritrovare davanti alle “baracche” per assistere ad avventure mirabolanti, strampalate e per questo appassionanti. “La socialità più genuina – spiegano gli organizzatori della rassegna che gode del patrocinio di Promoserio – nasce in questi contesti e, perché no, anche nell’organizzazione di una rassegna che, nata in Val Gandino nel 2016, crea collegamenti e sinergie, con innegabili opportunità per il contesto turistico ed enogastronomico della Valle Seriana”

Le due date inaugurali (in programma a Leffe sabato 23 giugno e giovedì 12 luglio) propongono l’inedito esperimento di uno spettacolo…continuato: due episodi fra loro legati per trama e personaggi, un piccolo “serial” dal sapore autentico.

Sempre a Leffe, così come a Clusone, Virginio Baccanelli svelerà i segreti di artigiano e sceneggiatore attraverso un laboratorio pratico per la costruzione dei burattini, dedicato a bambini dai 5 ai 10 anni. Baccanelli nel 2014 ha ricevuto il Premio Nazionale “Benedetto Ravasio”. Allievo di Daniele Cortesi, è fra gli ultimi burattinai professionisti del Nord Italia. Scolpisce in proprio i burattini, nel laboratorio in Val Gandino, creando anche sceneggiature e scenografie sempre nuove. La rassegna ed i laboratori sono occasioni utili per tramandare un’arte senza tempo. E statene certi…è Legno Vivo!

Spettacoli:

Compagnia “L’Aprisogni” (Treviso)

La lampada di Aladino

di e con Cristina Cason e Paolo Saldari

Fiaba per Narratrice e burattini – Atto unico liberamente tratto da “Le mille e una notte”

La prima fascinazione che ci ha avvinto a questa fiaba antica è stato lo splendido testo originale che sgorga, in un tempo remoto, dalle labbra bellissime di Shahrazad. La seconda è la sfida costituita dall’ovvietà statunitense del cartone della Disney e la decisione di non “allinearsi” alla sua visione. Ha così preso corpo questa narrazione in complicità coi burattini, oscillante fra un ambiente favoloso e l’intrufolarsi della vita quotidiana, quella che si muove e parla dentro e fuori dalla porta di casa.

“Tanti anni fa, in un paese lontano, lontano, al di là di sette mari, c’era un deserto giallo”. Dentro una caverna buia (e puzzolente!) due loschi individui consultano una sfera fatata. Le fortune e le sfortune del ragazzo Aladino hanno inizio qui ed il gioco che lo lega alla lampada dei desideri si dipana lungo tutto il racconto. Le avventure si rincorrono in una divertente sarabanda ben condita d’ironia. Il pubblico ascolta, assiste, parteggia e talvolta, motivatamente, è chiamato a prendere parte all’azione. In fin dei conti Aladino potrebbe essere te, o lui, o lei, o me.

Chi non ha desideri? E se si potessero realizzare? Come?”

Compagnia “De Bastiani” (Vittorio Veneto -Treviso)

La bella Fiordaliso e la strega Tirovina

di Alberto De Bastiani e Giovanni Trimeri

Burattini e oggetti scenici James Davies – Effetti sonori Silvia De Bastiani

Nata dalla collaborazione con il poeta Giovanni Trimeri, nel ricordo e nell’insegnamento delle più belle fiabe dei fratelli Grimm, la storia si snoda tra colpi di scena e gag della ricca tradizione del teatro di burattini. Una storia con i vestiti della tradizione, ma il ritmo e le complessità della vita di oggi, in cui perfino i briganti hanno aggiornato le loro richieste di riscatto aggiungendo, al “solito” malloppo in oro, anche dei particolari beni di consumo.

La Fata Tirovina, è una fata cattiva, insomma una strega, ma è ormai vecchia e i suoi incantesimi malvagi non funzionano più. Così deve pensare qualche altro sortilegio per rovinare la vita alla figlia del Re. Ricorre all’aiuto di due briganti pasticcioni e di un uccello del malaugurio. L’aiuto maggiore dovrebbe arrivare dalle risposte dello specchio magico, ma questi si è aggiornato e la strega non riesce a connettersi. La perfida Tirovina si rende conto così di essere vecchia, superata e di non saper stare al passo con il tempo che vive di tecnologie in continua evoluzione e di prodotti genuini, biologici, certificati. Altro che mela avvelenata!

Compagnia “I Burattini della Commedia” – Modena

L’acqua miracolosa

Commedia di e con Moreno Pigoni

Spettacolo della tradizione, tratto da un antico canovaccio

Sandrone e Fagiolino vengono scambiati per eminenti guaritori dal capitano Cuerno de Cornazzon inviato da Zulim, re di Persia, a cercare chi possa guarire il principe Zemiro vittima di un incantesimo della strega Morgana. Due finti medici nella corte di Persia! I nostri eroi ne combinano ovviamente di tutti i colori e la guarigione può avvenire solo attraverso un’acqua miracolosa contenuta in un misterioso pentolino appartenuto a Morgana. C’è anche lo zampino del diavolo e… il mistero si infittisce.

Compagnia “Burattini di Baccanelli” – Bergamo

Storie di Gioppino

Le inenarrabili ed esilaranti avventure di Gioppino, machera per eccellenza della tradizione Bergamasca, sono alla base dell’attività di Virginio Baccanelli, originario di Bottanuco e residente in Val Gandino. E’ fra gli ultimi artisti locali a produrre in proprio scenografie, sceneggiature e burattini. Baccanelli, che nel 2014 ha ricevuto il Premio Nazionale alla memoria di Benedetto Ravasio, sottolinea l’aspetto educativo degli spettacoli, rifiutando l’etichetta sbrigativa, di nostalgico recupero dei tempi andati. “I burattini – afferma – hanno la capacità di interagire con i piccoli spettatori, troppo spesso abituati a schermi piatti e avventure 3D. La socialità più genuina, ma anche i contenuti positivi della lotta fra buoni e cattivi, nascono in questi contesti”

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