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Legalità, agromafie e agropirateria pericolo per il Made in Italy

Una rete criminale che si incrocia con la filiera del cibo e prodotti “taroccati” che fanno bella mostra sugli scaffali di tutto il mondo imitando le nostre eccellenze. Sono alcuni dei temi che verranno affrontai nel corso del convegno “La legalità nel piatto, agropirateria e agromafie nel nostro Made in italy” che si terrà il prossimo 21 febbraio, alle ore 20,30, presso Casa del Parco Oglio Nord, Torre Pallavicina (BG). L’iniziativa è promossa da Coldiretti Bergamo in collaborazione con il Comune di Torre Pallavicina, l’Associazione Libera, Slow Food e il Parco Oglio Nord.

Interverranno per i saluti Francesco Breviario, Referente Provinciale Coordinamento Libera Bergamo, Luigi Ferrari, Presidente del Parco Oglio Nord, Nazzareno Samuel Ferro, Presidente Sezione Coldiretti di Torre Pallavicina. Relazioneranno Chicco Crippa Segretario della Condotta Slow Food della Bassa Bergamasca, Riccardo Lagorio, giornalista enogastronomico e Gianfranco Drigo, Direttore di Coldiretti Bergamo. Concluderà i lavori Alberto Brivio, Presidente di Coldiretti Bergamo.

L’illegalità nel piatto purtroppo è un fenomeno in continuo aumento – sottolinea Coldiretti Bergamo -; dai risultati operativi degli oltre 54mila controlli effettuati dall’Ispettorato Centrale Repressione Frodi (ICQRF), resi noti oggi in occasione della presentazione a Roma del sesto Rapporto Agromafie 2018 elaborato da Coldiretti, Eurispes e Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare, emerge che nel 2018 le notizie di reato nel settore agroalimentare, dal biologico al vino, dall’olio all’ortofrutta, dalle conserve ai cereali hanno fatto registrare un balzo del 59%.

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