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Madonnina Leffe

Leffe, la Madonnina scende sul trono

Un’irrinunciabile occasione di preghiera, in cui si fondono tradizione e devozione. Prendono il via sabato 10 marzo a Leffe le solenni celebrazioni in onore della Madonna Addolorata, da tutti venerata con il vezzeggiativo di “Madonnina”, a probabile ricordo della piccola statua in cotto ancora conservata nella chiesa parrocchiale di San Michele.

Ad aprire il settenario coordinato dal parroco don Giuseppe Merlini sarà, sabato 10 marzo alle 12, l’originale celebrazione dell’intronizzazione del simulacro recentemente restaurato. In serata, alle 21 nella parrocchiale, vi sarà l’elevazione musicale proposta dalla compagnia “Il magico baule”. Ogni giorno si susseguono messe e momenti di preghiera, con la recita della “Corona”, che prevede sette Ave Maria ripetute sette volte. La celebrazione serale delle 20.30 è ogni giorno dedicata ai vari ambiti d’impegno in comunità: catechisti, gruppi culturali, caritatevoli, sportivi e musicali. La predicazione nel corso del settenario è stata affidata al leffese monsignor Sergio Bertocchi.

Domenica 18 marzo la messa solenne delle 10.30, accompagnata dalla Corale S.Cecilia, sarà presieduta da don Manuel Belli, vocazionista ed educatore nella comunità del Biennio nel Seminario di Bergamo. Nel pomeriggio alle 15.30 è in programma la processione con il simulacro della Vergine. La pietà lignea venerata dai leffesi fu scolpita alla fine del ‘600 nella bottega di Grazioso e Andrea Fantoni di Rovetta. Nel 1959 la statua (oggetto di un recente restauro) fu solennemente incoronata con un diadema per il quale furono fusi anelli, bracciali e catenine donati dai fedeli. La corona, opera dello scultore Attilio Nani, fu benedetta nel 1959 da Papa Giovanni XXIII, salito da pochi mesi al soglio pontificio.

La processione sarà accompagnata dal Premiato Corpo Musicale di Leffe, che, alle 20.45 al Cinema Centrale, proporrà, a chiusura dei festeggiamenti, il tradizionale concerto.

Lunedì 19 marzo alle 12 la “Madonnina” verrà riportata nella teca della parrocchiale durante un’apposita celebrazione, attraverso il particolare argano automatizzato creato nel 1978 dal compianto Mauro Gelmi.

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