Le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca) di Bergamo in meno di un mese hanno effettuato 1.035 visite al domicilio dei pazienti Covid positivi gravi. I sanitari delle Usca – dotati dei dispositivi di protezione individuale necessari a visitare questa tipologia di pazienti – vengono attivati dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta.
L’Agenzia di Tutela della Salute di Bergamo è stata la prima a livello regionale ad attivare, su richiesta di Regione Lombardia, il servizio USCA che vede coinvolti dodici medici dislocati ad Albino, Bergamo, Dalmine, Zogno, Grumello e Treviglio presso le sedi della Continuità assistenziale con operatività dalle 8 alle 20 dal lunedì alla domenica. Il servizio è stato molto apprezzato dalla popolazione, per questo lo manterremo finché sarà necessario in questa emergenza epidemica. La visita domiciliare consente di dare un feedback al medico o al pediatra e di valutare se proseguire con la cura a casa ovvero scegliere il ricovero. Dai dati risulta che il 90% circa dei pazienti è rimasto al domicilio ed è stato curato a casa con evidenti benefici anche sulla situazione dei Pronto Soccorso e dei posti letto negli ospedali. Oltre ai DPI, le Usca di Bergamo sono dotate di concentratori di ossigeno e di farmaci come la clorochina per assicurare la miglior terapia possibile, come affermato da Massimo Giupponi, direttore generale di ATS Bergamo.