Una donna di 57 anni di Seriate, sfuggita alla cattura lo scorso ottobre , è stata arrestata dalla Guardia di Finanza di Bergamo dopo oltre sette mesi di latitanza, al termine dell’operazione “Tabula Rasa Orobica”, coordinata dalla locale Procura della Repubblica e condotta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bergamo.
In particolare, i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, a seguito di indagini volte al contrasto di fenomeni di riciclaggio, truffe, appropriazioni indebite, estorsioni, contraffazione e altre fattispecie delittuose, condotte sotto la direzione del Pubblico Ministero Emanuele Marchisio, avevano denunciato all’Autorità Giudiziaria ben 95 soggetti. Di questi, 18 tratti in arresto, 3 dei quali latitanza durante. La donna era sfuggita alla cattura nell’ottobre scorso, quando nel corso di un blitz i Finanzieri avevano eseguito gli ultimi ordini di cattura nei confronti degli ultimi cinque soggetti coinvolti nelle indagini. In quell’occasione anche un altro componente della banda era risultato irreperibile, un noto falsario, catturato dopo pochi giorni ad Agrate dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo, si sono concentrati quindi sull’ultima pedina del gruppo, riuscendo ad individuare a Seriate l’autovettura Alfa Mito di proprietà del figlio della donna e stringere così il cerchio individuandone la dimora. I Finanzieri, appostati nottetempo, attorno alle ore 8.30 di giovedì 31 maggio, l’hanno notata uscire da una palazzina in compagnia del figlio e quindi allontanarsi a bordo dell’autovettura. A questo punto è scattato l’intervento che ha consentito di mettere la parola fine alla fuga della donna che è stata arrestata ed assicurata alla giustizia. Ora dovrà rispondere anche di un cumulo di pene, per oltre 4 anni, emesso dall’Autorità Giudiziaria di Brescia a suo carico.
In particolare, i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria, a seguito di indagini volte al contrasto di fenomeni di riciclaggio, truffe, appropriazioni indebite, estorsioni, contraffazione e altre fattispecie delittuose, condotte sotto la direzione del Pubblico Ministero Emanuele Marchisio, avevano denunciato all’Autorità Giudiziaria ben 95 soggetti. Di questi, 18 tratti in arresto, 3 dei quali latitanza durante. La donna era sfuggita alla cattura nell’ottobre scorso, quando nel corso di un blitz i Finanzieri avevano eseguito gli ultimi ordini di cattura nei confronti degli ultimi cinque soggetti coinvolti nelle indagini. In quell’occasione anche un altro componente della banda era risultato irreperibile, un noto falsario, catturato dopo pochi giorni ad Agrate dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Bergamo, si sono concentrati quindi sull’ultima pedina del gruppo, riuscendo ad individuare a Seriate l’autovettura Alfa Mito di proprietà del figlio della donna e stringere così il cerchio individuandone la dimora. I Finanzieri, appostati nottetempo, attorno alle ore 8.30 di giovedì 31 maggio, l’hanno notata uscire da una palazzina in compagnia del figlio e quindi allontanarsi a bordo dell’autovettura. A questo punto è scattato l’intervento che ha consentito di mettere la parola fine alla fuga della donna che è stata arrestata ed assicurata alla giustizia. Ora dovrà rispondere anche di un cumulo di pene, per oltre 4 anni, emesso dall’Autorità Giudiziaria di Brescia a suo carico.