L’allergia indica una condizione con cui il sistema immunitario di un soggetto reagisce in maniera anomala producendo anticorpi nei confronti di alcune sostanze, considerate dannose, che per la maggior parte delle persone risultano innocue. I tessuti e gli organi coinvolti nelle reazioni allergiche sono le vie aeree, la pelle, le mucose nasali, gli occhi. I sintomi sono dovuti al rilascio, da parte dell’organismo, di mediatori chimici (es. istamina) in risposta alla reazione immunitaria scatenata dall’incontro degli allergeni con gli anticorpi.
Le malattie allergiche respiratorie si manifestano sotto forma di rinocongiuntivite allergica o di asma bronchiale. La rinocongiuntivite si manifesta con ostruzione nasale, starnuti ripetuti,lacrimazione e arrossamento congiuntivale. I sintomi dell’asma bronchiale sono rappresentati dalla tosse secca e stizzosa, dalla difficoltà respiratoria e dal respiro sibilante.
Sono provocate dai pollini di piante appartenenti a generi quali le betullacee (ontano e betulla), che sono diffusi nell’aria nel periodo compreso tra la metà di gennaio e l’inizio di giugno con un picco a metà febbraio e nella prima decade di aprile. le corilacee (carpino e nocciolo) presenti tra l’inizio di gennaio fino a tutto il mese di maggio, con un massimo di diffusione in aprile. le graminacee (piante che terminano con spighe) nel periodo tra marzo e settembre con il culmine nei mesi di aprile, maggio e giugno, le oleacee diffuse tra l’inizio di febbraio e la fine di maggio, le urticacee ,prevalenti nel mese di aprile, le cupressacee (cipresso e ginepro) diffuse tra gennaio e maggio, con un picco durante l’ultima decade di febbraio. Una forma particolare di allergia respiratoria è l’allergia alla polvere di casa. In realtà si tratta di una allergia agli acari ,degli organismi di dimensioni quasi microscopiche che si cibano della polvere ,costituita principalmente da frammenti minuscoli della nostra pelle. Non è una tipica allergia primaverile, essendo presente tutto l’anno.
La diagnosi di allergia respiratoria si pone con i “Prick test” che consentono di individuare i pollini o altri inalanti responsabili.
Durante l’esame allergologico per inalanti (prick test) il medico applica piccole quantità dei vari allergeni sull’avambraccio e pratica una piccolissima “puntura” con aghetti monouso in materiale plastico anallergico.
Dopo circa 15 minuti in caso di positività e quindi di sensibilizzazione si forma un piccolo ponfo pruriginoso, di pochi millimetri di diametro, nella sede di applicazione dell’allergene responsabile della sensibilizzazione allergica.
Altre manifestazioni respiratorie di tipo allergico si possono manifestare anche in seguito a puntura di imenotteri (vespe,api,calabroni), oppure in seguito ad ingestione di alimenti in grado di scatenare una intensa reazione allergica. In questo caso la difficoltà respiratoria si manifesta in seguito ad un edema della glottide (prima porzione della laringe)
L’edema della glottide può comparire nell’ambito di una reazione allergica generalizzata, che include anche uno shock anafilattico. Si manifesta con difficoltà respiratoria e brusco calo della pressione arteriosa che, se non trattata subito, può portare alla morte.
Il trattamento più efficace consiste nella somministrazione di adrenalina, seguita da alte dosi di cortisone. In commercio esiste un dispositivo per l’autosomministrazione di adrenalina sotto forma di siringa preriempita, che si chiama fastjekt , il costo di una fiala di adrenalina è di meno di 1 euro, il fastjekt invece costa 77 euro, questo perchè, oltre al fatto che l’adrenalina è contenuta in un dispositivo da autosomministrazione , anche perché si distingue dalla normale adrenalina che va tenuta in frigorifero, per essere attiva anche a temperatura ambiente.
La terapia delle allergie respiratorie si basa sull’uso di antistaminici ai quali in fase acuta, ma anche come prevenzione, in caso di asma si associano broncodilatatori sotto forma di spray o polveri inalatorie. Utili possono essere i vaccini desensibilizzanti che sono da assumere per via sub linguale.
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