Cerca
Close this search box.
latte fiducia agricoltori

Latte: gli indici di mercato positivi generano fiducia

La produzione provinciale è quinta a livello lombardo, costi del fieno per l’alimentazione aumentati del 40%

Quali sono le prospettive per il comparto latte in provincia di Bergamo? Tra gli allevatori c’è molta attesa di vedere se nel secondo trimestre i segnali positivi del mercato si trasformeranno in una remunerazione alla stalla più soddisfacente per loro, per effetto dell’indicizzazione inserita negli ultimi accordi stipulati con la parte industriale.

Secondo un’analisi di Coldiretti Bergamo lo scenario di riferimento presenta elementi che si possono considerare a favore dei produttori bergamaschi. In generale gli scambi internazionali dei prodotti lattiero caseari stanno riprendendo maggiore vivacità e a confermare il trend di crescita contribuiscono anche le proiezioni del prezzo del latte della Nuova Zelanda e Olandesi.

“Dopo una tenuta del prezzo nei primi mesi dell’anno – sottolinea Coldiretti Bergamo – e gli indici che predispongono una situazione favorevole al rialzo delle quotazioni del latte alla stalla, anche con un aumento che permetta di remunerare in modo soddisfacente le imprese alle prese con i maggiori costi di gestione, in particolare per l’alimentazione del bestiame”.

Un altro fattore positivo è la continua l’ascesa delle quotazioni del latte spot (il latte commercializzato fuori contratto) che al 18 giugno ha superato i 40 centesimi il litro sia sulla piazza di Lodi sia su quella di Verona. E’ in crescita anche il latte intero pastorizzato spot di provenienza Germania e Francia, la cui quotazione sul mercato Lodi nel giro di una settimana ha fatto segnare un più 9%.

Lascia ben sperare anche la situazione del burro. Dopo la forte impennata dei mesi scorsi con un aumento di oltre il 110% rispetto al 2016, la quotazione media mensile del burro nei 28 Paesi europei si è stabilizzata. A livello mondiale, dopo la grande crescita dei mesi scorsi, si registra un fisiologico raffreddamento delle quotazioni con una sostanziale tenuta del mercato USA e una leggera decrescita per quello dell’Oceania (-0,9%).

“Il prezzo del latte riveste una grande importanza per l’economia agricola bergamasca – spiega Coldiretti Bergamo -; la nostra provincia si posiziona al quinto posto in Lombardia con il 7,72% della produzione regionale. Nei nostri allevamenti si sono prodotti oltre 394 mila tonnellate di latte nel 2017 con un aumento di oltre il 5% rispetto al 2016. Una “fotografia” che va collocata nel quadro più generale, con il nostro Paese che produce “solamente” il 77,4% di quanto utilizza (Dati C.L.A.L.)”.

Coldiretti Bergamo evidenzia che i produttori confidano in un aumento del prezzo del latte per riuscire a far quadrare i bilanci aziendali poiché il fieno di erba medica per tutto il 2018 si è mantenuto con quotazioni superiori del 40% rispetto al 2017, determinando consistenti aggravi di costo dell’alimentazione del bestiame, in particolare nelle zone montane dove l’autoapprovvigionamento è stato messo in difficoltà dalle avverse condizioni climatiche.

Condividi:

Ultimi Articoli