L’Archivio di Stato di Bergamo svela uno dei fondi archivistici più significativi del suo patrimonio, l’archivio Marc’Antonio Bonduri di Gandino (1624-1743), che, in occasione di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, è stato riordinato e inventariato ed è ora pienamente fruibile da parte della collettività. Sabato 18 novembre alle 15.30 viene inaugurata con un incontro di approfondimento la mostra «I Bonduri, produttori e mercanti di panni di lana tra ’600 e ’700. Un archivio tra carte di famiglia e di impresa». Alla presentazione interverranno Lucia Citerio, Direttrice Archivio di Stato di Bergamo, Fabrizio Costantini, Centro Studi e Ricerche Archivio Bergamasco e Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo, Giovanni Luca Dilda, Archivista paleografo e Gianluca Bovenzi, Storico del tessuto.e
L’archivio Marc’Antonio Bonduri è costituito da una ricca documentazione attestante l’attività imprenditoriale della famiglia, a partire dal primo quarto del XVII secolo sino alla metà del secolo successivo. Il fondo raccoglie molta parte della documentazione prodotta dall’attività di produzione e commercio di panni in lana, fondata all’inizio del Seicento da Lucrezio e affidata in seguito ai suoi eredi. Le carte testimoniano la realtà produttiva della Val Gandino e la rete di rapporti commerciali che collegavano il territorio bergamasco all’intero continente europeo, passando per il territorio bresciano, verso l’area germanica, l’Austria e le rotte commerciali della Serenissima, fino a raggiungere l’area balcanica, attraverso i mercati di Foggia e Napoli.
Un carteggio di oltre 55.000 lettere con una fittissima rete di corrispondenti rivela i rapporti stabiliti dalla famiglia Bonduri, non solo nell’ambito dell’attività imprenditoriale, ma anche nella sfera privata attraverso rapporti familiari, committenze artistiche, impegni sociali e devozione religiosa: un vero e proprio spaccato sulla quotidianità di un’epoca. Si conserva una sezione di volumi e registri attinenti alla produzione laniera per la quale il territorio della Val Gandino è fino ad oggi uno dei centri più importanti. La mostra è articolata in sezioni che mettono a fuoco l’impresa, la famiglia, le materie prime e la produzione dei panni di lana, il commercio nelle fiere locali e internazionali.
L’esposizione all’Archivio di Stato, via Flli Bronzetti, 26 a Bergamo, potrà essere visitata fino a martedì 12 dicembre nei normali orari di apertura dell’Archivio (il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 8.30 alle 14, il martedì e il giovedì dalle 8.30 alle 17). Ulteriori informazioni sul sito asbergamo.cultura.gov.it.
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