Dopo aver archiviato un anno soddisfacente in termini di presenze, l’agriturismo bergamasco di Terranostra Campagna Amica vuole continuare a crescere e investe sulla progettualità. Dei programmi futuri deLl’associazione se ne è parlato stamattina nel corso di un incontro che ha coinvolto numerose aziende agrituristiche provenienti da tutto il territorio.
La presidente di Terranostra Bergamo, Eleonora Masseretti, dopo aver illustrato il lavoro fatto durante lo scorso anno, ha sottolineato la necessità di puntare sulla formazione e sulla definizione di progetti che rendano le aziende agrituristiche sempre più ricercate, partendo dalla valorizzazione del loro ruolo e della loro specificità.
“Il 2023 è stato un anno importante per noi – ha detto – perché grazie a “Bergamo Brescia capitale italiana della cultura” abbiamo avuto modo non solo di farci conoscere ma anche di capire come muoversi in occasione di questi grandi eventi. Prossimamente avremo altre importanti opportunità come la candidatura della cucina italiana a patrimonio dell’Unesco che ci auguriamo vada presto a buon fine e le olimpiadi invernali che si terranno a Milano e a Cortina. Non dobbiamo farci trovare impreparati ma dobbiamo fin da ora lavorare per mettere in rete le nostre aziende e creare itinerari di esperienze”.
La presidente di Terranostra Campagna Amica ha quindi ricordato come il turismo rurale e il turismo enogastronomico siano sempre più graditi, due ambiti che vedono protagoniste proprio le aziende agrituristiche.
Nella Bergamasca il primo certificato di connessione agrituristica è stato rilasciato da Regione Lombardia nel 1993. Attualmente le strutture attive sono 171 (su un totale regionale di 1.700 circa), 65 offrono il servizio di alloggio e più di 150 il servizio di ristorazione.
Inizialmente diffusi soprattutto nella zona montana, la loro presenza ora è significativa anche in collina e in pianura. 54 strutture si trovano nella zona centrale della provincia (zona di Bergamo, Ponte San Pietro e dintorni comprese le colline del moscato), 31 si trovano in pianura (zona Romano e Treviglio), 37 nella zona di collina e dei laghi di Iseo e di Endine, 29 in Valle Imagna e in Valle Brembana, 20 invece si trovano in Valle Seriana.
Il direttore della Coldiretti Bergamo, Carlo Loffreda, ha invece sottolineato come l’agriturismo sia lo specchio di un’agricoltura moderna e sostenibile, frutto della legge di orientamento fortemente voluta da Coldiretti. “E’ importante valorizzare il vero agriturismo, promuovendo i prodotti del territorio e la stagionalità – ha detto parlando alle aziende intervenute -. La tipicità, la tradizione e l’unicità della vostra attività hanno un valore di grande rilievo che l’ospite deve riconoscere”.
Le novità del Regolamento agriturismo in Lombardia sono state illustrate dalla Segretaria provinciale di Terranostra Rossana Brembilla, a partire dalla cartellonistica con le nuove icone grafiche approvata dalla Regione che dovrà essere posizionata entro la fine di gennaio, la soppressione della possibilità di destinare all’attività agrituristica i fabbricati distaccati dal fondo aziendale e la possibilità di usufruire di deroghe per le presenze nei giorni festivi.
In conclusione il presidente di Coldiretti Bergamo, Gabriele Borella, ha invitato i presenti a valutare anche la possibilità di creare filiere faunistiche venatorie per allargare l’attività secondo i criteri della multifunzionalità e contribuire al contenimento della fauna selvatica.